G.U. del 10 agosto 2013,
Decreto del Ministero della Salute del 17 Luglio 2013.
Avente come oggetto “Informazioni obbligatorie a tutela del consumatore di pesce e cefalopodi freschi e di prodotti di acqua dolce, in attuazione dell’articolo 8, comma 4, del decreto-legge 13 settembre 2012 n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189”.
Questa norma (composta da soli 3 articoli), decreta le indicazioni sulle informazioni obbligatorie che i punti vendita di prodotti ittici devono rendere disponibili ai consumatori (attraverso un cartello ben visibile) al fine di prevenire i rischi collegati al consumo di prodotti ittici poco cotti o crudi (soprattutto per quanto concerne le larve di Anisakidi).
Le indicazioni che devono essere riportate nel cartello sono: “INFORMAZIONI AL CONSUMATORE PER UN CORRETTO IMPIEGO DI PESCE E CEFALOPODI FRESCHI: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a – 18 °C in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle”.
Il Decreto stabilisce che le informazioni debbono essere riportate in modo esplicitamente leggibile, non celate o oscurate, né limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o da altri elementi in grado di creare confusione.
In caso di assenza del cartello o in presenza di cartelli riportanti informazioni diverse da quelle stabilite le imprese (es. pescherie) vanno incontro alle sanzioni previste dall’art. 8, comma 5, del Decreto Legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2012, n. 189, che recita: ”5. La violazione delle prescrizioni di cui al comma4, e’ punita dall’autorità competente, da determinarsi ai sensi del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 193, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 600 a euro 3.500,00”.
Pertanto le imprese rischiano sanzioni amministrative pecuniarie sino a € 3.500,00.
Appare evidente che l’obiettivo del Ministero della Salute è di tutelare i consumatori dal problema dell’Anisakis visto il crescente consumo di pesce crudo o poco cotto.
Decreto del Ministero della Salute del 17 Luglio 2013.
IL MINISTRO DELLA SALUTE
Visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della
sicurezza alimentare;
Visto il regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 concernente l’igiene dei prodotti alimentari;
Visto il regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale;
Visto il regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che detta norme specifiche sull’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano;
Visto il regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali;
Visto il regolamento (CE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e in particolare l’art. 44, recante disposizioni nazionali per gli alimenti non preimballati;
Visto il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute» convertito, con modificazioni, nella legge 8 novembre 2012, n. 189 e in particolare l’art. 8, comma 4 che dispone che «l’operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce e cefalopodi freschi, nonché prodotti di acqua dolce, sfusi o preimballati per la vendita diretta ai sensi dell’art. 44 del regolamento (CE) 1169/2011, e’ tenuto ad apporre in modo visibile apposito cartello con le informazioni indicate con
decreto del Ministro della salute, sentito il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, riportanti le informazioni relative alle corrette condizioni di impiego»;
Visto il parere dell’Autorita’ Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) dell’11 marzo 2010 concernente la valutazione del rischio dei parassiti nei prodotti della pesca;
Acquisito il parere favorevole dell’Istituto superiore di sanità di cui alla nota prot. n. 44413 del 6 dicembre 2012;
Vista la notifica alla Commissione europea n. 2013/0010/I effettuata, ai sensi della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 1998, n. 98/34/CE, con nota del Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute n. 7379 del 12 dicembre 2012;
Vista la comunicazione della Commissione Europea prot. n. C (2013) 1585 del 14 marzo 2013, avente ad oggetto la menzionata notifica n. 2013/0010/I, il parere circostanziato emesso ai sensi dell’art. 9 paragrafo 2 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 1998, n. 98/34/CE e la formulazione di osservazioni ai sensi dell’art. 8 paragrafo 2 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 1998, n. 98/34/CE;
Sentito il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali il 28 dicembre 2012;
DECRETA
Art. 1 (Campo di applicazione)
1. Il presente decreto reca le informazioni minime relative alle corrette condizioni di impiego che devono essere riportate dal cartello apposto nei luoghi in cui sono offerti in vendita al consumatore finale pesce e cefalopodi freschi, nonché pesci di acqua dolce, sfusi o preimballati per la vendita diretta.
2. In conformità al regolamento (CE) 853/2004, le disposizioni di cui all’art. 2 del presente decreto non si applicano ai prodotti decongelati di cui all’allegato III, sezione VIII, capitolo III parte D punto 3, lettera b) del medesimo regolamento.
Art. 2 (Informazioni obbligatorie a tutela del consumatore di pesce e cefalopodi freschi)
1. L’operatore del settore alimentare che offre in vendita al consumatore finale pesce anche di acqua dolce e cefalopodi freschi, sfusi o preimballati per la vendita diretta ai sensi dell’art. 44 del regolamento (CE) 1169/2011 deve esporre apposito cartello con le informazioni riportate all’allegato 1.
2. Il cartello di cui al comma 1 è apposto in modo da essere facilmente visibile dalla posizione in cui il consumatore prende o riceve la merce. Le informazioni riportate devono
essere chiaramente leggibili ed in nessun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o da altri elementi suscettibili di interferire.
3. Eventuali altre indicazioni presenti sul cartello devono essere riportate in caratteri di dimensioni inferiori alle informazioni di cui al comma 1.
Art. 3 (Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il presente decreto e’ inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 17 luglio 2013
Il Ministro: Lorenzin
(Allegato 1)
Allegato 1
INFORMAZIONI AL CONSUMATORE PER UN CORRETTO IMPIEGO DI PESCE E CEFALOPODI FRESCHI
In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a – 18 °C in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle.
Dr. Luciano O. Atzori
Consigliere Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi
Coordinatore della Commissione di Studio “Igiene, Sicurezza e Qualità”