Con la sentenza n. 204/2014 il TAR Toscana attribuisce ai soli direttori di laboratorio sia la responsabilità delle analisi effettuate con tecniche POCT (Point of Care Testing, ossia al di fuori delle strutture laboratoristiche con particolari attrezzature elettroniche) sia il coordinamento del personale dedicato. Questo è quanto riportato dall’inserto “Sanità” del “Sole 24 Ore” dell’11-17 marzo scorso.
La decisione, scaturita a seguito dei ricorsi presentanti dall’Ordine Nazionale dei Biologi, dall’SDS-Snabi e dal Consiglio Nazionale dei Chimici, annulla le delibere emanate dalla Regione Toscana nelle quali si affidava la responsabilità delle analisi POCT ai tecnici di laboratorio, ai farmacisti e agli infermieri, e il coordinamento del personale dedicato al Poct Manager, anche lui tecnico di laboratorio.
“È mancato del tutto il procedimento di concertazione e partecipazione”, recita la sentenza che invalida i provvedimenti che facciano “ricadere sui tecnici di laboratorio compiti e responsabilità che non competono loro”.
Il direttore responsabile del laboratorio, pertanto, risulta essere l’unica figura qualificata e autorizzata alla verifica dell’attendibilità e della validità dei risultati, nonché alla sottoscrizione dei referti e alla corretta gestione e organizzazione del servizio.
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