In data 20 febbraio 2015, presso l’Hotel Executive di Rende (Cosenza), si è svolta la presentazione del “Centro Studi Ricerca, Formazione e Sviluppo” creato dalla neo “Associazione Biologi Senza Frontiere” della Delegazione Provinciale di Cosenza.
Davanti ad una sala gremita di varie figure professionali (innanzitutto biologi e biologi nutrizionisti, rappresentanti dei vari Ordini professionali della Provincia Cosentina) sono intervenuti il Dott. Giovanni Misasi (Delegato provinciale dell’Ordine Nazionale dei Biologi), Dott. Claudio Pecorella (biologo nutrizionista), Dott. Domenico De Mattia (biologo nutrizionista), Dott. Vincenzo Perri (Vicepresidente Coni Calabria), Mario Tursi Prato (Presidente “Giornalisti d’azione”) e, in rappresentanza della Regione Calabria, gli on.li Franco Sergio e Giuseppe Graziano.
La presentazione del Centro Studi è avvenuta parallelamente ad una proficua conversazione con i presenti, il tutto moderato dal giornalista Sergio Tursi Prato.
Il Dottor Misasi ha spiegato l’obiettivo della creazione della suddetta Associazione e del Centro Studi ovvero quello di voler interloquire con associazioni regionali e nazionali con progetti di validità formativa, divulgativa e culturale. In particolare, il fine ultimo di questa iniziativa è quello di rispondere alle esigenze dei colleghi biologi vista la multidisciplinarietà della figura professionale e di collaborare con le altre professioni in progetti di validità e utilità scientifica.
Il dott. Pecorella e De Mattia hanno presentato alcuni progetti in essere che verranno sviluppati in associazione con il Coni ( rappresentato dal Dott. Perri) e che saranno incentrati sulla corretta alimentazione nei bambini relativamente anche alle attività sportive, ma anche nelle varie fasce di età e condizioni di vita. Il Centro Studi Ricerca e Formazione, inoltre, si prefigge come obiettivo anche quello di portare avanti progetti di formazione nei vari ambiti in cui il biologo può applicare la sua professionalità (ambiente, igiene e sicurezza alimentare, beni culturali, clinica) e di farsi portatore di richieste come quelle di accesso al credito e modifica della Legge n.61/2012 insieme agli altri organi competenti.