Il 29 novembre 2016, a Roma, Il Palm Oil Board della Malesia organizza un seminario sul tema dell’Olio di Palma dal titolo “Palm Oil and Its Importance: Food, Health and Sustainability”.
Di seguito riportiamo i commenti introduttivi all’incontro del dottor Fabio Virgili del CREA, del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. A seguire, il programma della giornata.
Il Palm Oil Board of Malaysia (POBM), ha organizzato una “giornata di lavoro” che avrà come materia la presunta non-salubrità dell’olio di palma. A questo incontro saranno presenti “stakeholder”, industriali, ricercatori e giornalisti.
Abbiamo tutti notato il “polverone” pseudo-scientifico sollevato in gran parte da giornalisti “minori” per lo più a diffusione in rete, purtroppo seguiti anche da stampa più accreditata che, in barba a qualunque solida base scientifica e con un “effetto valanga”, ha portato la maggior parte dei produttori a riformulare numerosissimi prodotti alimentari. Infatti, con un atteggiamento quasi “isterico”, la più grande preoccupazione dell’industria alimentare sembra oggi essere il voler rassicurare il consumatore che il prodotto è “senza olio palma”. Al contrario, la possibilità (piuttosto plausibile!) che questo ingrediente sia stato sostituito con qualcosa di realmente poco salutare sembra essere assolutamente irrilevante. Poche aziende italiane hanno preso una posizione coraggiosa, meno “isterica” e scientificamente ragionevole, nonostante la percezione della materia sia, da parte del consumatore, evidentemente prevenuta ed alterata.
Già in passato, il nostro Centro ha espresso in modo relativamente formale la corretta posizione della comunità scientifica: non esistono motivi per considerare “per sé” l’olio di palma pericoloso per la salute del consumatore se, come per tutte le sostanze, non si eccedono i valori suggeriti. I profili salutari di consumo sono da sempre indicati all’interno delle linee guida per una sana alimentazione (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_652_allegato.pdf).
Anche più semplicemente, il buon senso comune suggerisce spesso i limiti da non eccedere! Se una merendina che contiene olio di palma non è sicuramente un problema per la salute, un’alimentazione basata su merendine è ovviamente non salutare. Ma non necessariamente a causa della presenza dell’olio di palma!
La nostra posizione è stata “mutuata” dall’I.S.S. che ha prodotto, anche sulla base dei nostri dati, un documento accurato e più che ragionevole, assolutamente in linea con quanto da noi espresso (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2481_allegato.pdf).
La mia partecipazione alla giornata sarà principalmente indirizzata alla presentazione di “cosa c’è all’interno dell’olio di palma che possa avere effetti sicuramente positivi sulla salute dell’uomo”. Infatti che questo grasso vegetale è ricchissimo di molecole bioattive quali carotenoidi, tocotrienoli e tocoferoli (tra altri), il cui consumo ha evidentemente un ruolo significativo nella nostra salute. Quindi, fatto presente e svelato pubblicamente il mio “conflitto di interesse” (il mio laboratorio ha avuto nel passato finanziamenti per la ricerca da parte del POBM), la mia posizione, concordata con i numerosi colleghi del Centro che si occupano di salute pubblica, sarà molto chiara: da scienziato, da nutrizionista, una volta verificata la possibilità di ridurre/eliminare i by-product di produzione potenzialmente nocivi, dal punto di vista nutrizionale, NULLA OSTA l’utilizzo dell’olio di palma nell’alimentazione umana.
Recentemente, sono state sollevate perplessità dovute al fatto che l’olio di palma genera, nel corso del processo industriale, specifiche sostanze tossiche (3- e 2-monochloropropane-1,2-diol liberi o esterificati) in quantità significativamente maggiori rispetto ad altri grassi vegetali (https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160503a). Indubbiamente, questo è un problema importante che i tecnologi alimentari stanno affrontando e risolvendo per poter mantenere questo componente all’interno dell’alimentazione umana.
Restano tuttora aperte alcune serie preoccupazioni ambientaliste, dovute alla necessità di adottare approcci eco-sostenibili nella coltivazione della palma da olio. E’ un problema cogente che deve essere affrontato e risolto immediatamente, prima che possibili danni all’ambiente diventino irrimediabili. Tali preoccupazioni hanno nulla a che fare con l’alimentazione umana. Ovviamente!
Come visibile nel programma, assieme a me, interverranno altri relatori per affrontare le problematiche legate alle tecnologie di produzione e alla sostenibilità ambientale.
Dott. Fabio Virgili
Senior Scientist
Council for Agricultural Research and Economics
Food and Nutrition Research Centre (CREA – NUT)