Consuntivo del corso “Microalghe tossiche nei mari italiani” di Vibo Valentia

IMG_1522Il 19 maggio scorso, nella splendida cornice del Complesso “Il Valentianum” di Vibo Valentia, si è svolto il workshop “Microalghe potenzialmente tossiche: nuovi rischi di tossicità dei mari italiani” che ha visto la partecipazione numerosa di biologi, chimici, operatori delle Arpa, delle ASP e liberi professionisti interessati agli approfondimenti scientifici sulla presenza della microalga Ostreopsis ovata nei mari italiani.

Il workshop, organizzato dall’Arpacal e dall’Ordine dei Chimici. è stato patrocinato dall’Ordine Nazionale dei Biologi.

I lavori sono stati aperti dal Direttore Scientifico dell’Arpacal, Francesco Nicolace, che ha descritto le finalità del monitoraggio per la prevenzione del rischio sanitario legato alla presenza di microalghe produttrici di tossina. I saluti degli Ordini professionali sono stati portati da M. Caterina Gallucci, per l’Ordine dei Chimici della Calabria, e da Domenico Laurendi, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi.

I successivi interventi sono stati introdotti da Angela Maria Diano, responsabile regionale del monitoraggio, che ha sottolineato l’importanza dell’evento su scala nazionale per la presenza di esperti del settore e per gli approfondimenti scientifici sullo stato dell’arte delle fioriture algali nei mari italiani.

Grande interesse hanno suscitato gli interventi delle relatrici Patrizia Borrello, dell’ISPRA, Maura Manganelli, dell’ISS e di Diana Sarno, della Stazione Anton Dornh di Napoli, che hanno illustrato gli aspetti tassonomici, le misure di gestione degli eventi tossici e il monitoraggio attuato dalle Arpa.

Le problematiche chimiche tossicologiche legate alla presenza dell’alga tossica Ostreopsis ovata sono state affrontate da Domenica Ventrice, dell’Arpacal, mentre Maria Antonella Daniele (Arpacal) ha presentato i IMG_1519risultati di 10 anni di monitoraggio lungo le coste calabresi, soffermandosi in particolare alla provincia di Vibo Valentia che ha registrato la prima fioritura algale nell’anno 2007.

L’esigenza di monitorare le fioriture algali è nata a seguito di episodi tossici, verificatisi a partire dagli anni Ottanta in alcune regioni italiane, che hanno provocato danni agli organismi sessili e bentonici e malori a persone che erano presenti nelle aree costiere. Gli episodi sono stati correlati alla presenza in alte concentrazioni (fioritura) di Ostreopsis ovata, una microalga epifitica, produttrice di un’ootossina che può diffondersi sia per inalazione che per ingestione. Gli eventi più significativi si sono verificati a Genova e a Bagheria nel 2005, dove sono stati osservati malesseri di tipo respiratorio in bagnanti, concomitanti alla fioritura di Ostreopsis ovata e in presenza di forte vento che veicolava l’aerosol lungo la costa.

A seguito degli eventi tossici, l’Ispra ha avviato un progetto di ricerca, condiviso con le Arpa costiere e gli enti di ricerca universitari, che hanno dato il loro contributo scientifico sulla presenza di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane e sulle caratteristiche ecologiche della microalga, realizzando protocolli operativi per il monitoraggio delle microalghe tossiche da effettuarsi nei mari italiani.

In Calabria, il monitoraggio viene effettuato dai Servizi tecnici dei Dipartimenti provinciali dell’Agenzia da giugno a settembre e intensificato nei casi in cui vengono segnalate fioriture che si manifestano con alterazione del colore, torbidità e formazione di schiume o flocculi. Non sempre le fioriture sono causate da microalghe tossiche, ma è necessario monitorare questi fenomeni che risultano in estensione in molte aree geografiche del Mediterraneo per la prevenzione del rischio sanitario in relazione alla balneazione e alle altre attività ricreative.

I dati raccolti in dieci anni di attività documentano che nella nostra regione non sono stati riscontrati episodi di intossicazione da fioriture algali, mentre le altre regioni costiere (Sicilia, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Liguria) registrano, nel periodo compreso tra giugno e ottobre, fasi di blooms di specie capaci di produrre tossine.

«Il Consiglio dell’Ordine è davvero soddisfatto per l’ottima riuscita di questo evento a carattere nazionale – dice Domenico Laurendi, consigliere dell’ONB -. Il calendario degli appuntamenti che terremmo nella provincia di Vibo Valentia è davvero fitto e stiamo lavorando affinché tutti gli appuntamenti possano essere rispettati per dare tutto il supporto necessario ai colleghi biologi».

 

 

A cura di

Dr.ssa Angela Maria Diano

Responsabile monitoraggio microalghe potenzialmente tossiche della regione Calabria