Lettera del Commissario straordinario sulla videoregistrazione elettorale

È stato chiesto in passato ed è stata rinnovata recentemente la richiesta di anticipare la videoregistrazione al giorno 13 ottobre per le ore, anche notturne, in cui il seggio è chiuso.

Si frappongono alla richiesta molteplici considerazioni, che qui si ripetono.

A parte il costo molto alto per la presenza, anche notturna, di tecnici specializzati ad evitare una possibile interruzione per cause esterne (interruzione – essa si – che potrebbe far pensare ad una illecita invadenza), non si riscontrano reali motivi per tale anticipazione. Le urne in legno restano chiuse e sigillate, è sigillato l’ingresso della stanza ospitante il seggio e questo ingresso è sotto la costante vigilanza del servizio di guardiania diurno e notturno; si aggiunga che sia dagli organi commissariali sia dal presidente del seggio è stato imposto e raccomandato al servizio di guardiania che nessuno possa entrare quanto il seggio è chiuso. Insomma risulta praticamente impossibile una qualunque manipolazione di schede.

È certo per altro verso, che non si formulano preoccupazioni verso i componenti del seggio, per più presieduto da chi per ben due volte ha rivestito tale carica con risultati più che legittimi e dai quali sono risultati eletti personaggi notevoli della compagine professionale, alcuni ancora in gara.

È stato chiesto inoltre di aumentare il numero delle cabine elettorali per rendere più agevole e rapido il movimento dei votanti.

Poiché le cabine debbono rimanere ben in vista dai componenti del seggio, la necessaria collocazione in altro locale, tutto da attrezzare, lo impedirebbe, né sarebbe possibile separare i componenti del seggio in locali differenziati. Occorre tuttavia rilevare che, a considerare l’andamento delle precedenti elezioni, alla terza tornata partecipano poche centinaia di biologi distribuiti in dieci giorni.

Si augura che tale numero sia raddoppiato o triplicato, ma anche così è possibile, con pochi minuti di attesa, soddisfare rapidamente l’esercizio del diritto di voto.

 

 

Il Commissario straordinario

Prof. Luigi Scotti