Intervento del prof. Giuliani, coordinatore scientifico del Convegno Internazionale “Nuove frontiere della Biologia”, sull’articolo de “La Repubblica”

Riceviamo e pubblichiamo.

 

In un articolo di Michele Bocci sulla Repubblica.it del 5 febbraio u.s., il prof. Pierluigi Lo Palco, medico igienista ed epidemiologo, critica il programma del Convegno Scientifico Internazionale “New Fronteers of Biology” , indetto dall’Ordine Nazionale dei Biologi per il 50-esimo della sua nascita, il 2 marzo a Roma.

Un articolo assai sbilanciato e fuorviante fin dal titolo, “L’Ordine dei Biologi celebra i suoi 50 anni con un convegno no vax”.

Il presidente dell’ONB, dott. Vincenzo D’Anna, ha ben commentato l’intervista del dott. Lo Palco ricordando la massima di Enrico Fermi: “Sono scienziati tutti coloro che hanno scoperto qualcosa di nuovo. Tutti quanti gli altri parlano per sentito dire”. Diversi relatori presenti al convegno hanno fatto scoperte che hanno consentito importanti progressi nella biologia e nella medicina: alcuni sono stati premiati con il Premio Nobel, il prof. Luc Montanier, con il Premio Lenghi dell’Accademia dei Lincei, il prof. Giulio Tarro, il dott. Morando Soffritti, premiato con l’Irving Selikoff Award alla Mount Sinai School of Medicine di New York. Il brevetto del sottoscritto, con altri, è stato premiato nella Start Cup del CNR e del Sole 24 Ore nel 2010. Per nostra ignoranza ci chiediamo: quali le scoperte del prof. Lo Palco? Non certamente il virus dell’AIDS o scoperte equivalenti.

Dal curriculum pubblicato su www.people.unipi.it, apprendiamo che Il prof. Lo Palco ha esordito come ricercatore a Foggia nel 2000, sebbene non si dica dove si è laureato; divenuto dopo due anni professore associato all’Università di Bari, ha spiccato un salto collocandosi dal 2005 al 2015 all’ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control, dove è stato capo del Programma delle malattie prevenibili con i vaccini. Da lì è tornato come professore ordinario all’Università di Pisa, avendo guadagnato certamente meriti nella politica europea, beninteso nella politica sanitaria. Nella sua posizione all’ECDC non ha tuttavia trovato modo di avvertire convincentemente il nostro Paese che nel 2010 non era all’orizzonte una pandemia di influenza aviaria, per la quale il nostro Servizio Sanitario Nazionale ha impegnato risorse, meritevoli di altri destini: ben 184 milioni di euro, pagati alla Novartis, per l’approvvigionamento di 24 milioni di dosi di vaccino anti-aviaria, oltre le 10.865.000 dosi reperite direttamente dalle ASL, delle quali solo 827 mila, meno di quelle già disponibili nelle ASL, sono state utilizzate. Neanche il 4%! La Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta, che però non è approdata al risarcimento dell’ingente danno erariale, di oltre 24 milioni di euro, che si è riversato sui contribuenti, per le dosi di vaccino non utilizzate.

La vicenda fu narrata da Elena Dusi il 6 gennaio 2010 nell’articolo dal titolo: “Ecco quanto ci è costato il flop del vaccino”, http://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/16/news/vaccino_virus_a-1966773/ , pubblicato sullo stesso giornale, che ieri ha ospitato l’intervista del prof. Lo Palco, la Repubblica.

Oh quantum mutatum ab illo!

Sarà forse per la sensibilità che il prof. Lo Palco ha maturato per la spesa sanitaria del nostro Paese che egli nutre preoccupazione ravvisando tra i relatori invitati al Convegno “il gotha dell’antivaccinismo nazionale ed estero”.

Gli unici due relatori che da programma parleranno di vaccini sono il prof. Montagnier e il prof. Tarro: un Premio Nobel ed un Candidato al Nobel! Inoltre per lui o per l’intervistatore – il passo non è virgolettato – , al convegno la “scienza ufficiale non è stata nemmeno invitata”. Un’affermazione impegnativa! Anzi una falsità o fake news, come scriverebbe l’anglofona la Repubblica.

Non è scienza ufficiale quella del prof. Luc Montagnier, Nobel per la Medicina nel 2008 per aver scoperto ed isolato il virus dell’AIDS? Il prof. Lo Palco non pare sia intervenuto quando in Europa ci si inventava una pandemia dell’aviaria, che non è esistita, ma non ha imbarazzo a criticare chi ha permesso alla umanità di sconfiggere la epidemia dell’AIDS, isolando il virus HIV – quando nel mondo si facevano le ipotesi più strane sulla eziologia della sindrome da immunodeficienza – così consentendo di approntare farmaci antivirali. Grazie a Montagnier, almeno nel nostro emisfero, una epidemia è diventata una malattia endemica contenuta;per le autorità sanitarie europee, nel 2010 una influenza endemica e contenuta è diventata una epidemia mondiale! Ma solo finché la Novartis non ha venduto a caro prezzo i suoi vaccini.

Poi, nel programma del Convegno dell’Ordine Nazionale dei Biologi ci sono altri ricercatori e scienziati eminenti, come il prof. Yehuda Shoenfeld dell’Università di Tel Aviv che, secondo il professore o il giornalista – non è dato capire se è un pensiero riferito – “porta avanti teorie … che non hanno avuto riscontri sperimentali”. Peccato che tali teorie con il loro supporto sperimentale abbiano avuto l’onore della pubblicazione in importanti riviste scientifiche internazionali e che la Università di Tel Aviv, al momento, goda di una considerazione internazionale assai maggiore di quella goduta dall’Università di Pisa: nell’ultimo quinquennio, la prima è collocata in tutto il mondo tra il 195-esimo e il 212-esimo posto, la seconda tra il 421-esimo e il 430-esimo! Secondo l’accreditato QS World Univeristy Ranking. L’Università di Bari si aggira tra l’801 e il 1000 posto e l’Università di Foggia, dove il prof. Lo Palco ha iniziato la sua carriera che solo dopo cinque anni lo avrebbe portato ai vertici della Sanità europea, sfugge al radar del QSWUR.

Non sarà che la “scienza ufficiale”, di cui si parla nell’intervista di la Repubblica, altro non è che una scienza provinciale, che si spaventa quando deve anche solo ascoltare – in un convegno – la scienza dei Grandi, abituata com’è a quella dei nani?

 

Livio Giuliani

Coordinatore Scientifico del Convegno Internazionale “Nuove frontiere della Biologia”, Roma, 2 marzo 2018