Di seguito pubblichiamo la lettera di risposta che il Dott. Vincenzo D’Anna, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, ha inviato al Presidente della Fondazione Italiana Biologi (Fib) per chiarire il tenore dei rapporti che l’ONB intende con la Fondazione.
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Roma, 15 marzo 2018
OGGETTO: Riscontro vs. nota di chiarimenti del 12 marzo 2018
Egregio Presidente,
in riscontro alla Sua inusuale (e, direi, anche inutile) nota di chiarimenti, Le preciso che il problema nei rapporti tra ONB e FIB è ascrivibile, in sostanza, solo ed esclusivamente alla governance della Fondazione, inadeguata e massimamente inopportuna per plurime ragioni.
Partendo dal Suo quesito (“quale sia la posizione di codesto spettabile Ordine Nazionale dei Biologi in merito alla natura della scrivente Fondazione e al rapporto che la lega all’Ordine medesimo, quale ente fondatore ed esercitante il controllo tipico che conferisce alla Fondazione stessa la natura di organismo di diritto pubblico”), Le chiarisco quella che dovrebbe essere un’ovvietà, e cioè che la natura della Fondazione Italiana Biologi e del rapporto con il suo fondatore non dipendono dalla posizione che l’ONB o la FIB intendano assumere al riguardo ma dalla consistenza oggettiva di tale natura.
È da questo punto di vista che il Suo quesito sembra inutile.
Ma veniamo al perché la governance della FIB è inadeguata e massimamente inopportuna.
Mi limiterò solo ad alcune considerazioni; pretendere di esaurire gli argomenti che dovrebbero spingerLa a rassegnare le dimissioni sarebbe, infatti, oggettivamente complesso.
Partiamo dalle modifiche allo statuto della FIB deliberate dal Consiglio dell’Ordine il 27 luglio 2016 (sull’importanza della data mi soffermerò di qui a breve).
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