Dopo aver analizzato i dati genomici e molecolari che caratterizzano 33 tipi diversi di cancro, studiati su oltre 10mila pazienti, è stato messo a punto il primo Atlante del cancro e delle mutazioni che possono caratterizzarlo. Ad annunciarlo sono stati i ricercatori che hanno preso parte alla Pan-Cancer Initiative, una mega-collaborazione lanciata nel 2012 con lo scopo di studiare i tumori da una nuova angolazione, quella molecolare. Il Pan-Cancer Atlas è la mappa più completa del cancro creata fino ad ora. E’ il risultato di uno sforzo americano congiunto tra il National Cancer Institute (NCI) e il The National Human Genome Research Institute (NHGRI). I risultati sono stati raccolti in 27 articoli scientifici diversi, pubblicati su numerose riviste, come Cell, Cancer Cell, Cell Reports e Immunity. Le implicazioni sono importantissime e promettono di rivoluzionare l’approccio terapeutico al cancro. La prima importante conclusione raggiunta dai ricercatori è che i tumori che originano da diversi organi possono condividere aspetti comuni a livello molecolare, mentre i tumori che nascono nello stesso tessuto o organo possono avere profili genomici diversi.
“E’ una vera e propria rivoluzione per il trattamento del cancro”, commenta il biologo e genetista Giuseppe Novelli, rettore dell’università Tor Vergata di Roma. “Grazie a questo Atlante abbiamo la carta d’identità dei tumori e possiamo offrire ai pazienti trattamenti personalizzati. I ricercatori sono riusciti a identificare sia le mutazioni “driver”, quelle che conducono la “macchina” del cancro, che quelle “passenger”, che danno una mano al cancro nel suo progredire. Questo – ha detto Novelli – ci mette nelle condizioni di conoscere le strade percorse dal cancro e ci consente di mettere dei blocchi in più punti per fermare il suo cammino”.
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