“Trattare le malattie neurodegenerative con il trapianto di cellule è stato evidenziato dai primi studi clinici pionieristici in cui i progenitori di neuroni dopaminergici provenienti dal cervello fetale sono stati trapiantati in soggetti con malattia di Parkinson. Tuttavia, l’uso del tessuto fetale è problematico in termini di scarsa disponibilità e alta variabilità ed è anche associato a preoccupazioni etiche che variano da paese a paese. Per decenni, il campo ha quindi studiato una nuova fonte scalabile di cellule terapeutiche da cellule staminali o tramite riprogrammazione. Ora è possibile generare neuroni dopaminergici autentici del midollo dalle cellule staminali pluripotenti e gli studi clinici che utilizzano tali cellule si stanno rapidamente avvicinando”.
A scriverlo è la ricercatrice svedese Prof.ssa Malin Parmar nel paper pubblicato sulla prestigiosa rivista #Development ed in una intervista concessa a l’Espresso afferma:
“Sono la grande promessa dell’umanità e possono guarire mali oggi incurabili. La crescita della ricerca in questo campo sta avanzando a passi da gigante. L’importante è che ci sia una normativa chiara”.
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