Il 17 maggio 2018, alle 15:00, all’Università della Calabria si è svolto il seminario dell’ONB sulla “Nutrizione”, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso.
Di seguito riportiamo una sintesi delle relazioni presentate dai relatori.
Microbiota: punto di convergenza tra il mondo esterno (alimento) e il nostro organismo
Dott. Gianni Zocchi
Biologo Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’ Alimentazione
Delega Nazionale sulla Nutrizione per O.N.B.
La cultura del biologo essendo trasversale a più scienze che vanno dall’ambiente alla genetica, alla microbiologia e alla scienza dell’alimentazione consente di comprendere il meccanismo fra rapporto alimento-microbiota e intestino. La relazione ha approfondito tutte le tematiche che riguardano il microbiota definendone interazioni e opportunità sinergiche. Particolare attenzione è stata rivolta a tutte quelle alterazioni che si possono generare durante le fasi digestive che portano alla formazione di sostanze tossiche o
comunque riconosciute come no-self e quindi interfernenti con il nostro sistema GALT (sistema immunitario).
Cyclicity diet: la dieta per la donna nelle diverse fasi del ciclo mestruale.
Dr. Avolio Ennio
Biologo Nutrizionista e specialista in patologia clinica ha parlato del nuovo protocollo nutrizionale cyclicity diet messo a punto per la donna nelle diverse fasi del ciclo mestruale. Questo innovativo protocollo nutrizionale è stato studiato e testato presso l’università della Calabria, l’ università degli studi di Roma Tor Vergata e la University of California di San Diego. Per la prima volta si mettono in correlazione le variazioni ormonali con
L’ assunzione di cibo nei 28 giorni del ciclo mestruale, questo protocollo innovativo sta ricevendo molta attenzione dell’ opinione pubblica e del mondo scientifico.
Dieta e benessere: tra Mediterranea e Chetogeniche.
Dr.ssa Francesca Casadonte
Biologo Nutrizionista
Dottorato di ricerca in Oncologia Molecolare
Nonostante sia ben noto che sana alimentazione ed attività fisica sono un connubio essenziale per raggiungere lo stato di “benessere”, recenti statistiche riportano che, nelle regioni del Sud Italia, 4 adulti su 10 e quasi un terzo della popolazione infantile sono in stato sovrappeso, mantengono abitudini alimentari distanti dalla vera Dieta Mediterranea e svolgono limitata attività motoria. La dieta “pseudo” mediterranea, adottata nell′era moderna, ben si discosta dalle peculiarità della “Dieta Mediterranea”, quali ridotta presenza di acidi grassi saturi ed elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi, moderato apporto proteico, consumo di cereali non raffinati, vegetali e frutta (fresca e secca), nonché preparazione semplice delle pietanze, trasformazione degli alimenti, varietà e stagionalità. La letteratura scientifica evidenzia i vari benefici che un regime alimentare Mediterraneo apporta nelle varie fasi della vita dell’individuo ed in molteplici patologie: dalla fertilità alla gravidanza, alla crescita, all’invecchiamento, dall’obesità, alla sindrome metabolica, alle malattie neurodegenerative. Negli ultimi hanno sta riscuotendo successo, non senza critiche a volte poco fondate, la dieta chetogenica, basata sulla capacità’ dell’organismo di indurre uno stato di chetosi quando l’introito di carboidrati é estremamente ridotto. E′ un regime sbilanciato, iperlipidico e solitamente normoproteico, che, come evidenziato da numerosi studi scientifici, mostra efficacia ed applicabilità in campo neurologico, nella sindrome dell’ovaio policistico, nel diabete, nella sindrome metabolica nonché nella cura dell’obesità’.