La “svariata gamma di professioni che il Biologo può esercitare” nonché la “necessità, da parte dell’Ordine”, di assumere una molteplicità di atteggiamenti e di aperture alla collaborazione nei confronti di tutte queste realtà”. Sono gli argomenti toccati dal presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Sen. Vincenzo D’Anna nel corso del suo intervento, questa mattina, a Frascati, durante i lavori della XXXVI conferenza nazionale di Citometria del Gruppo Italiano di Citometria #GIC, diretto dal professor Raffaele De Vita (nella foto con D’Anna).
“E’ la poliedricità il carattere distintivo del Biologo” ha esordito D’Anna. Una poliedricità, ha aggiunto che “consente di esercitare una svariata gamma di professioni, dal laboratorio di analisi alla biologia forense, dalla nutrizione alla salvaguardia dei beni paesaggistici ed ambientali, dalla tutela dell’agricoltura e delle foreste ai fitofarmaci, dalla biologia marina alla citologia, dall’embriologia alla genetica ed alla biologia molecolare“. “Ogni possibilità, insomma, prevista dal lungo articolo 3 della legge istitutiva del 1967, sta diventando – ha spiegato il presidente dei Biologi – un vero e proprio diverso campo di applicazione professionale. Ne consegue che l’Ordine debba assumere un’altrettanta poliedricità di atteggiamenti e di aperture alla collaborazione con tutte queste diverse realtà“.
“La gemmazione di una miriade di associazioni, diverse quelle a valenza scientifica e, purtroppo, ancora molte quelle a valenza pseudo scientifica se non lucrativa“, deve essere ricondotta, per D’Anna “ad un minimo comune denominatore che porti le associazioni di categoria più qualificate, sotto l’egida, la tutela ed il sostegno organizzativo ed economico dell’Ordine Nazionale“. Da qui la proposta del presidente: “Comporremo alcune commissioni permanenti, previste dallo statuto, chiamando ad esserne membri i presidenti delle associazioni di categoria di modo che possano difficilmente insorgere delle linee di azione divergenti, il perseguimento di finalità particolari e personali e fughe in avanti per colleghi solipsisti“.
“Stiamo alzando l’asticella della qualità della rappresentanza esterna dell’Ordine dei Biologi con convegni a caratteri internazionale, con iniziative legislative volte alla riscrittura dei percorsi formativi per il Biologo, delle scuole di specializzazione presso le facoltà di Biologia, all’aiuto con l’ausilio economico, in termini di borse di studio, per la partecipazione dei colleghi meno abbienti ai corsi di formazioni (post specialistica) nonché all’inquadramento nella vasta categoria dei dottori di ricerca oltre che dei biotecnologi” ha concluso D’Anna.