Metodi a basso costo per il monitoraggio dello sviluppo fetale potrebbero migliorare l’assistenza prenatale, specialmente nelle impostazioni a bassa risorsa.
Misurando i livelli di alcuni trascritti di RNA placentare nel sangue materno, Ngo et al. hanno sviluppato due esami del sangue non invasivi che forniscono una finestra sulla progressione delle gravidanze individuali. In un piccolo studio proof-of-concept, il primo esame del sangue ha previsto l’età fetale e la data di consegna con un’accuratezza paragonabile a quella degli ultrasuoni.
La seconda analisi del sangue, anch’essa esaminata in un piccolo studio pilota, ha discriminato le donne a rischio di parto prematuro da coloro che hanno consegnato a termine pieno. Il prossimo passo sarà quello di valutare l’affidabilità dei test in ampi studi clinici in cieco.
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