Lettera aperta del presidente D’Anna per superare la frammentazione e la confusione della rappresentanza degli interessi professionali dei Biologi italiani

Cari Colleghi,
la nuova fase operativa ed organizzativa che vive l’Ordine dei Biologi, è  improntata sia alla massima trasparenza gestionale, che alla costante ricerca di un minimo comune denominatore da individuare per poter sostenere e valorizzare, equanimemente,  le diverse figure professionali che compongono la platea degli iscritti ad ONB

L’aumento continuo dei campi di intervento  nei quali è  richiesta la presenza del Biologo, ambiti sempre  più complessi e variegati, implica certo  una benevola ricaduta occupazionale ma, di converso, determina a volte anche una dispersione di forze, di identità  e di iniziative che rendono il quadro della rappresentanza degli interessi generali e diffusi della categoria abbastanza problematico.  In generale si percepisce l’essersi costituita una rete di rappresentanza a volte estranea, se non ostile, all’Ordine Professionale, foriera più di interessi circoscritti e particolari che non di un vasta, fruttuosa ed equilibrata tutela dell’intera Categoria.
Mi riferisco, ma non solo, alla miriade di Associazioni di Categoria di questo o quel comparto di esercizio professionale. Associazioni per lo più dedite alla organizzazione di corsi Formazione non sempre all’altezza dell’ambizioso dichiarato proposito. Una frammentazione che determina, specie in alcuni comparti come Nutrizione ed Ambiente, un quadro disarticolato e finanche indeterminabile. Bene sarebbe determinare una politica federativa ed aggregativa che, sostenuta e valorizzata da ONB, potesse dar luogo alla costituzione di vere e proprie Società Scientifiche soprattutto nei comparti professionali maggiormente   interessati al fenomeno della frammentazione della rappresentanza degli interessi complessivi. 
Una qualificazione assistita da ONB conferirebbe a tutti i partecipanti incidenza propositiva su aspetti da migliorare, capacità ed autorevolezza della rappresentanza ed acclarata valenza scientifico culturale. 
Una categoria che può vantare decine di diversi campi di esercizio della professione deve necessariamente trovare punti di sintesi operativa promossi e sostenuti, anche economicamente da ONB.  Un percorso peraltro obbligato dal pericolo che la creazione degli Ordini Regionali, pur valorizzando le identità territoriali, possano dare vita ad ulteriori frammentazioni. Parimenti la professione sanitaria, parificandoci ad altre autorevoli categorie operanti nel settore della tutela della salute pubblica, ci impone una sintesi qualitativa e qualitativa della rappresentanza attraverso il riconosciuto meccanismo delle Società Scientifiche. 
Cominceremo quindi con invitare tutte le Associazioni di Categoria innanzitutto a federarsi,  iscrivendosi all’Albo delle Associazioni già appositamente istituito  dal Consiglio dell’Ordine con delibera n. 87 del 25 maggio 2018, poi a fare i successivi opportuni passi. 
Il luogo maggiormente idoneo, naturalmente preposto allo scopo di garantire la buona operatività delle Società di Rappresentanza scientifica dei vari comparti della Biologia, dovrà essere la Fondazione. Non certo quella esistente, gravata da problematiche di natura giuridica, economica e di sviamento dello scopo originario, quanto una nuova diversa entità fondativa rispondente unicamente ai summenzionati scopi. Coinvolgere in tale prospettiva anche l’Ente di Previdenza dei Biologi (ENPAB) è cosa auspicabile e in tale prospettiva saranno mossi gli opportuni passi di ONB. 
Tanto sentivo di dovervi partecipare lungo la strada del sempre maggiore afflato tra Ordine e propri Iscritti. 

Cordiali saluti
Vincenzo D’Anna