Epatite C, siamo un Paese-modello. Verso la sconfitta della malattia

L’Italia potrebbe essere uno dei primi Paesi a sconfiggere l’epatite C. A patto di scovare coloro che non sanno di aver contratto l’infezione e mantenere alto il numero dei trattamenti.

Le nuove terapie antivirali, di fatto risolutive, hanno rivoluzionato il panorama mondiale di questa malattia causata dal virus HCV e trasmessa nella maggior parte dei casi dal contatto con sangue infetto (per esempio tramite trasfusioni).

Il cammino delle terapie anti-virus C in Italia è cominciato nel 2015, quando l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato il primo farmaco, sofosbuvir, contrattandone con l’azienda produttrice il prezzo e mettendolo a disposizione, gratuitamente, a una prima tranche di 50mila pazienti, quelli più gravi, grazie a un fondo di 500 milioni di euro stanziato dal Governo.

In seguito sono state autorizzate altre combinazioni di molecole e allungata la lista dei pazienti che ne avevano diritto.

 

Leggi l’articolo intero su www.corriere.it