Il tumore raro della prostata si studia con un modello in 3D. L’articolo di Repubblica

Tumori coltivati in laboratorio, a partire da poche, pochissime cellule malate prelevate dai pazienti. Aggregati tridimensionali in vitro originati da specifici tumori da utilizzare come modelli: per testare nuovi farmaci e quindi tentare nuove cure, sempre più personalizzate, sempre più ad hoc. Sono gli organoidi tumorali, strutture a tre dimensioni che sono in tutto simili alla malattia nell’essere umano, ma che stanno in laboratorio, fuori dall’organismo. Non è fantascienza ma realtà.
Loredana Puca, ricercatrice italiana – laurea in Biotecnologie alla Federico II di Napoli, dottorato all’istituto Pasteur Parigi e vincitrice del premio della Società americana di oncologia ”Merit Award” nel 2017, oggi alla Cornell University di New York nel team di Himisha Beltran – è riuscita a ottenere un organoide che simula il cancro della prostata neuroendocrino, una forma rara, contro la quale oggi la medicina può poco. I risultati del suo studio sono oggi su Nature Comunication.

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