Nel giro di mezzo secolo, le aree incontaminate degli oceani potrebbero calare drasticamente, fin quasi a scomparire. Lo sostiene uno studio internazionale secondo cui l’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo della pesca, e il trasporto marittimo hanno già ridotto l’area “pulita” dei mari del 13%. Di questo passo gli habitat marini incontaminati potrebbero completamente svanire nei prossimi 50 anni. L’analisi ha studiato l’impatto dell’attività umana sull’ecosistema sottomarino e ha mappato le zone considerate ancora “pure”. Le aree individuate e classificate come “le più libere dall’interferenza umana” sono nell’Artico, nell’Antartico e intorno a remote isole del Pacifico.
“I miglioramenti della tecnologia del trasporto via mare potrebbero minacciare anche le zone più remote e incontaminate, incluse quelle un tempo coperte dal ghiaccio e adesso accessibili a causa dei cambiamenti climatici”, ha dichiarato la ricercatrice Kendall Jones, dell’Università del Queensland.
Soltanto il 5% delle aree incontaminate si trovano in zone protette, il resto sono vulnerabili, secondo lo studio pubblicato di Current Biology. Lo studio sottolinea che queste aree marine sono habitat per “livelli impareggiabili di vita” con abbondanza di “specie e un’alta diversità genetica”.