Farmaci e cosmetici realizzati con la bava delle lumache allevate in Sardegna. È il progetto che stanno portando avanti l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) e l’Università di Ferrara, sotto il coordinamento di Maria Paola Cogoni e Claudio Trapella e in collaborazione con alcuni privati, e che è arrivato al primo posto nel bando di selezione del Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) dedicato alle ricerche sulla chimica verde.
“Helix Recovery – Recupero della sostanza mucosa di scarto da allevamenti di chiocciole” è il nome dello studio, che è riuscito a superare la concorrenza di altri 17 elaborati. Un successo che porta con sé anche un finanziamento di quasi 1,3 milioni da utilizzare nei prossimi tre anni. È la prima volta che l’Izs, che ha la sua sede principale a Sassari, ottiene un simile risultato.
Ma qual è l’idea alla base del progetto? “In tempi recenti – spiegano i ricercatori – il secreto mucoso delle chiocciole (comunemente detto “bava”) è stato scoperto dal mercato del benessere tanto da venire ampiamente utilizzato sia per la preparazione di creme e prodotti cosmetici e sia di farmaci (soprattutto sciroppi e integratori per la tosse)”.
“Le proprietà biologiche di questa sostanza – dice Maria Paola Cogoni – non sono però mai state dimostrate da un punto di vista strettamente scientifico, così come non è chiara la sua composizione e la sua sicurezza sul piano chimico e microbiologico. Affinché l’industria farmaceutica e sanitaria possano beneficiare di una materia prima tanto promettente, è importante quindi che questa sia pura, certificata e di sicura efficacia. Ed è qui che interviene il progetto a guida IZS, che come partner dell’iniziativa avrà l’Università di Ferrara impegnata da anni nello studio della secrezione delle chiocciole”.
L’articolo sull’Unione Sarda.