Disturbi neuropsichiatrici come l’autismo e la schizofrenia condividono almeno una caratteristica comportamentale: l’isolamento sociale, cioè la difficoltà di interagire con i propri simili. Ora questo deficit neurobiologico è stato trattato con successo in topi di laboratorio da Robert Malenka e colleghi della Stanford University in uno studio ora pubblicato su “Nature”. Innescando il rilascio del neurotrasmettitore serotonina in una specifica regione cerebrale, il nucleus accumbens, gli autori sono riusciti a normalizzare il disturbo in roditori che riproducono i tratti dei disturbi dello spettro autistico.
Il nucleus accumbens è una struttura che si trova nel cervello di tutti i mammiferi dove ha un ruolo fondamentale nel circuito della ricompensa. Questo circuito ha la funzione di far sentire un soggetto gratificato quando fa qualcosa di piacevole e di spingerlo così a ripetere le esperienze vissute come positive.
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