C’è anche una biologa fra le vittime della tragedia in Calabria, al Parco del Pollino dove un torrente ha improvvisamente travolto due comitive di escursionisti, sorpresi dall’esondazione nell’area delle gole del Raganello. Si tratta di Paola Romagnoli, 55 anni, ricercatrice universitaria bergamasca con cittadinanza francese, che da due settimane era in Calabria in vacanza con il marito.
“L’avevo sentita poche ore prima ed era serena. Mai avremmo immaginato un dramma di questa portata” ha detto il fratello Marco, in un passaggio di un’intervista pubblicata, questa mattina, sulle colonne de L’Eco di Bergamo.
La biologa lombarda aveva vissuto fino a 25 anni fa a Bergamo, dove abita appunto il fratello, salvo poi trasferirsi prima negli Stati Uniti, poi in Svizzera e infine a Tolosa, in Francia, dov’era direttrice del laboratorio “T cell mediated immune-tolerance“, con sede nell’ospedale universitario di Tolosa, del quale il marito, Joost Van Meerwijk, immunologo, è capo laboratorio e che conta altri dodici collaboratori impegnati nella ricerca e nell’insegnamento sulle patologie cosiddette autoimmuni.
Ieri mattina Marco Romagnoli ha raggiunto Cosenza per il riconoscimento ufficiale della salma della sorella, che lascia oltre al marito (rimasto ferito nella piena del torrente) due figli che vivono all’estero. “Mio cognato non ricorda nulla dell’accaduto: è successo tutto in pochi attimi”, ha sottolineato il fratello della ricercatrice.
A lui ed ai familiari della vittima il cordoglio e la vicinanza dell’Ordine Nazionale dei Biologi.