Terra dei Fuochi, allarmi smentiti: «Qui i prodotti sono tutti ottimi»

Terra dei Fuochi? Un colossale, gigantesco fake nutrito dalla paura e dalle notizie false, mai verificate sul campo. Basato su rivelazioni del pentito Carmine Schiavone rese dieci anni fa e riproposte nel 2013 sulla cui attendibilità i magistrati Raffaele Cantone e Federico Cafiero de Raho avevano espresso molte perplessità. Falso che la Campania è terra dei veleni. Falso che i veleni siano stati trasmessi ai prodotti. Falso che la media dei tumori sia superiore alla media nazionale. 

Falso, falso, falso. Un fake che è costato almeno 500 milioni di euro ai produttori dell’agroalimentare campano, nutrito da scoop non verificati, dai sentito dire copiati-incollati da un sito all’altro come nel Medioevo camminavano le paure delle streghe, delle malattie, della fine del mondo.

Questa è la conclusione della più grande ricerca scientifica mai realizzata sul campo in Italia, durata tre anni, coordinata dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno a Portici alla quale hanno partecipato cinquanta istituti pubblici specializzati in salute, ambiente, cibo.

 

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