Aids, tardiva metà delle diagnosi in Europa. Italia negligente

Metà delle diagnosi di Hiv in Europa sono fatte in ritardo, quando il sistema immunitario è già compromesso. Lo afferma il rapporto annuale del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), riferito al 2016, pubblicato sul sito del Centro, che registra però una leggera discesa dei nuovi casi, appena sotto i 30mila.

Secondo il documento, che utilizza i dati del sistema di sorveglianza Tessy che coinvolge in totale 31 paesi, quelli Ue più alcuni limitrofi, la media è di 5,9 nuovi casi l’anno ogni 100mila abitanti, con Lituania, Estonia e Malta che hanno però il triplo di diagnosi, mentre l’Italia è appena sotto questa cifra con 5,7.

 

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