Luca (last universal common ancestor), l’antenato comune di tutti i viventi, è comparso sulla Terra 4,5 miliardi di anni fa. Da lui sono emerse due linee evolutive: eubatteri e archeobatteri
Lo studio combinato di Dna e fossili ha permesso all’Università di Bristol di riscrivere la cronologia della vita sulla Terra, dalle sue origini fino ai nostri giorni. Gli scienziati hanno utilizzato un approccio nuovo, che aveva l’obiettivo di superare i limiti che lo studio dei fossili comporta: troppo frammentati e spesso deteriorati per ricostruire l’evoluzione della vita nel suo complesso.
I fossili, però, non sono l’unica traccia della vita passata. L’altra, spiegano i ricercatori nello studio apparso su Nature Ecology and Evolution, è conservata nel genoma delle creature viventi.