Le misure delle maree ci possano dire qualcosa sulle masse d’acqua oceaniche, e dunque sugli agenti atmosferici e fungere da veri e propri “archivi liquidi“.
Lo ha dimostrato una ricerca dell’Università Cà Foscari di Venezia in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports. Dai risultati si evince che le correnti e le masse d’acqua della parte più profonda dell’oceano giocano un ruolo fondamentale nell’evoluzione climatica del pianeta, perché influenzano le interazioni tra l’oceano e l’atmosfera e contribuiscono quindi a determinare il clima locale, regionale e globale. La loro descrizione e comprensione sono quindi importantissime.
Purtroppo, per il passato quasi nessuna informazione al riguardo è disponibile: pochissime le misurazioni profonde anteriori a pochi decenni. Questo studio dimostra che una possibilità per ottenere, almeno parzialmente, questa informazione perduta ci proviene dallo studio della dinamica degli stretti.
In tali aree, infatti, spesso esistono diverse stazioni per la misurazione delle maree che sono in funzione da più di un secolo.
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