Dopo oltre 70 anni, l’utilizzo del Pap Test come primo screening per individuare lesioni precancerose al collo dell’utero sta lasciando il posto al Test Hpv, un esame ancora poco noto e in grado di individuare in modo molto precoce la presenza del Papilloma Virus Humano.
Già realtà in 6 regioni italiane del Centro Nord, l’utilizzo del Test Hpv dovrebbe andare a regime entro il 2020 a livello nazionale, mentre il Pap Test resta consigliato in seconda battuta, per approfondire eventuali casi di positività.
L’Hpv o papilloma virus è molto diffuso nella popolazione, si trasmette per via sessuale e la maggior parte delle persone ne è portatrice senza saperlo. Alcuni tipi di HPV possono portare all’insorgenza del tumore del collo dell’utero e il nuovo test è in grado di individuarne la presenza prima ancora che si presentino modificazioni visibili al Pap test.
Ma si effettua nello stesso modo di quest’ultimo, ovvero tramite prelievo di un campione di cellule dalla cervice uterina.