Alimenti “detox” contro i veleni della Terra dei Fuochi: Eccellenze Nolane diventa l’orto della fertilità

Mangiare sano, è risaputo, fa bene alla salute. Ma anche alla fertilità. La ricetta del benessere, il segreto per liberarsi dei veleni che appestano l’ambiente e poi penetrano nel nostro corpo sta tutta nei prodotti doc coltivati in alcune zone della Campania. Nel pomodoro San Marzano, per esempio, ma anche nelle “torzelle“, nei peperoni e nelle altre rinomate ghiottonerie” partorite dal fertile suolo della “Terra Felix”. A una condizione, però: che non contengano traccia di sostanze dannose, come i pesticidi di cui spesso l’agricoltura intensiva fa pienamente incetta. Insomma, che siano perfettamente “detox” ed alto potere antiossidante. Proprio come le bontà “forgiate” dalla cooperativa agricola “Eccellenze Nolane“, uno dei testimonial di questo straordinario elisir di lunga vita, entrata pienamente a far parte della rete eubiotica per la salute ambientale realizzata nell’ambito del report “Ecofoodfertility“. Si tratta del progetto di prevenzione ideato e coordinato da Luigi Montano, uroandrologo, responsabile dell’ambulatorio pubblico di Andrologia dell’Asl di Salerno (ospedale di Oliveto Citra), esperto in patologia ambientale e medicina dello stile di vita, nonché attuale presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana (www.siru.it), per individuare un nesso, su base scientifica, fra i preoccupanti tassi di inquinamento ambientale e l’incremento di patologie cronico-degenerative registratosi negli ultimi decenni. Un progetto che non a caso, una volta entrato nella seconda fase, è stato ribattezzato “Bonifica uomo inquinato“.
Venerdì 5 ottobre, in via Boscofangone a Cimitile, la cooperativa nolana ha presentato il proprio “orto della fertilità“, mostrando esempi di coltivazioni che escludono l’utilizzo di pesticidi puntando tutto sulla qualità, sulla genuinità e sulla salubrità. Tali prodotti sono stati poi offerti all’assaggio dei presenti attraverso un menù gourmet frutto della creatività dello chef stellato Paolo Barrale e dello chef di Agriturismo di città di Eccellenze Nolane, Giuseppe Fasulo.
Alla presentazione del campo eubiotico della fertilità c’era anche il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, a conferma della forte attenzione che i Biologi italiani mostrano nei confronti della ricerca in campo alimentare e della cosiddetta “bonifica naturale dell’uomo“. Due argomenti che non a caso sono stati al centro, lo scorso mese di luglio, del seguitissimo convegno organizzato dall’ONB a Francolise, nel Casertano
Il pool di specialisti di “Ecofoodfertility”, nato inizialmente in Campania nelle provincie a Nord di Napoli e nel basso casertano (la cosiddetta “Terra dei Fuochi”) ma poi allargatosi anche ad altre aree d’Italia considerate tra le più inquinate del Paese (Brescia e Valle di Sacco nel frusinate), stanno monitorando e verificando, in maniera sistematica e con un’ampia gamma di esami, l’eventuale associazione fra bioaccumulo di contaminanti nel sangue e nel liquido seminale, nonché i disordini quali-quantitativi del seme maschile e l’efficacia di modelli alimentari e/o nutraceutico-funzionali.  Da qui la scelta di proporre una dieta “disintossicante” a base di alimenti passati al setaccio dai ricercatori. Dieta che numerosi volontari, ragazzi con un’età compresa tra i 18 ed i 22 anni, hanno accettato di seguire. Costoro mangeranno i prodotti del paniere della rete eubiotica della salute ambientale. Tra loro anche i ragazzi residenti nell’area di San Vitaliano che nel mese di luglio fu interessata dall’incendio di una piattaforma ecologica.
Il marcatore della ricerca sarà la funzione riproduttiva maschile. Pasta, olio, legumi, semi, pesce azzurro e verdure che hanno passato l’esame degli esperti e che, come risulta dalle analisi effettuate, non contengono tracce di pesticidi e di altre sostanze tossiche per la salute, saranno i loro alimenti. Tra questi, appunto, non potranno mancare i prodotti coltivati nelle campagne della cooperativa agricola Eccellenze Nolane, a cominciare dal Pomodoro San Marzano DOP, che ha fatto della tutela della salute e della salvaguardia della biodiversità la propria bandiera.