Proseguono, al largo della Corsica, sotto il coordinamento delle autorità francesi, le operazioni di contenimento e bonifica dell’inquinamento seguito alla collisione tra una nave battente bandiera Tunisina ed una porta container cipriota. Lo scontro tra le due imbarcazioni ha provocato uno sversamento in mare, dalla porta container, di circa 600 metri cubi di gasolio. La chiazza si è estesa in mare per circa 20 chilometri.
Su richiesta del Ministero dell’Ambiente italiano, la centrale operativa della Guardia Costiera a Roma ha disposto, oltre al sorvolo di un aereo ATR42, nell’area interessata, anche l’invio di una motovedetta della Capitaneria di porto di Livorno, equipaggiata con capacità ambientali.
Sul posto, a bordo della unità della Guardia costiera, è all’opera anche una task force di biologi e, per conto del Ministero dell’Ambiente, uno dei tre mezzi antinquinamento della società consortile “Castalia”, concessionaria del servizio di antinquinamento nazionale.
“Abbiamo inviato 3 nostre navi antinquinamento sul posto della collisione in acque francesi al nord della Corsica. L’obiettivo è recuperare la fuoriuscita stimata di 600 metri cubi di gasolio. Grazie anche alla Guardia Costiera che monitora con aereo e mezzi navali”, ha fatto sapere il ministro dell’Ambiente Sergio Costa su Twitter.