Il pianeta Terra non gode di buona salute e l’impatto del riscaldamento globale di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e la relativa emissione del gas serra avranno dei significativi effetti sull’ambiente

Lunedì 8 ottobre è stato dato ufficialmente alle stampe e distribuito gratuitamente in Internet “Global Warming 1.5 °C”, un Rapporto speciale dell’IPCC sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali e i relativi percorsi delle emissioni di gas climalteranti, nel contesto di rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile e degli sforzi per sradicare la povertà.

Gli studiosi di tutto il mondo hanno affrontato 5 punti chiave.

Che cosa vuol dire un mondo più caldo di 1,5 °C rispetto ai livelli pre-industriali? Oggi l’incremento delle temperature globali rispetto ai livelli pre-industriali è pari circa a 1°C. Via via che emettiamo gas climalteranti, impegniamo il pianeta a un aumento della temperatura media mondiale sostanzialmente lineare con il totale cumulato delle emissioni. Già oggi vediamo effetti devastanti del riscaldamento globale in fatto di siccità, crisi alimentari, tensioni geopolitiche e maggiore gravità degli uragani. Quali saranno la conseguenza nel breve e medio termine di un mondo più caldo di oggi? In quali regioni si avranno degli effetti differenziati rispetto alla media mondiale? E quindi: quali azioni di adattamento posso essere intraprese? Quali hanno effettivamente una probabilità di essere intraprese, dati gli esistenti vincoli economici, cognitivi, emotivi e di potere? Quali sono le conseguenze sul lungo periodo del non rispettare l’obiettivo di +1,5 °C (o +2 °C)?

Leggi l’articolo completo, in lingua inglese, su http://www.ipcc.ch/report/sr15/