Promette di essere un farmaco speciale perché agisce come un vero e proprio “cavallo di Troia” per ingannare, come nel celebre poema omerico, i propri nemici. In questo caso non i soldati troiani, bensì i super batteri. A metterlo a punto sono stati gli scienziati della Shionogi Inc, azienda farmaceutica americana, che hanno riportato risultati promettenti nei loro primi studi clinici, pubblicati su “Lancet Infectious Diseases“. Gli esperimenti, condotti su 448 persone con infezione renale o del tratto urinario, mostrano che la nuova molecola vanta un’efficacia uguale a quella dei trattamenti attuali che però stanno perdendo la loro forza terapeutica a causa della crescente resistenza sviluppata dai microrganismi nei confronti dei medicinali. Come cavallo di Troia viene usato il ferro: il nuovo antibiotico, chiamato Cefiderocol, si lega a questa sostanza che lo “nasconde” agli occhi dei batteri, che in questo modo, inconsapevoli, lo trasportano oltre le loro difese e all’interno delle loro cellule. Simon Portsmouth, che sta guidando il team di ricerca internazionale, citato dalla Bbc online, spiega: “Durante un’infezione acuta, una delle nostre innate risposte immunitarie è quella di creare un ambiente povero di ferro. In risposta, i batteri ne devono aumentare l’apporto. Cefiderocol si lega al ferro e, in un processo che è un errore mortale per i batteri, viene trasportato al loro interno, distruggendoli. In più, il Cefiderocol si è dimostrato sicuro e tollerabile”. Ora la parola a ulteriori approfondimenti scientifici.