In risposta alle polemiche e alle diffamazioni di Giulia Corsini, collaboratrice di Next Quotidiano

Cari Colleghi,

non avevo pubblicato finora la lettera indirizzata alla veterinaria Giulia Corsini, che scrive per il giornale online Next Quotidiano, perché trattavasi di corrispondenza privata, almeno così avevo inteso per parte mia.

La citata veterinaria, ancorché gionalista, con la passione per i vaccini e la vivisezione (già membro dell’associazione “Pro Test” per la ricerca in vivo che ha come logo un microscopio e due topolini) ha tuttavia ritenuto di fare pubblico uso della lettera a lei indirizzata al fine di rinfocolare polemiche e sostenere le proprie tesi sulla mia persona e sull’Ordine dei Biologi.

Opinioni, peraltro, mendaci e diffamatorie al tempo stesso. Mendace ogni illazione sulla correttezza e la trasparenza delle elezioni per il rinnovo degli organi statutari. Diffamatorie le tesi che mi attribuiscono patenti di no vax.

Per il mendacio e la diffamazione abbiamo già agito nei termini giuridicamente adeguati.

Con questo considero concluso ogni interesse verso tale questione.

Ecco qui di seguito la lettera inviata alla veterinaria.

 

Il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi

Sen. Dr. Vincenzo D’Anna

 


 

Gentile dott.ssa Corsini

mi sono stati segnalati due post, pubblicati sul suo profilo Facebook alle 10:33 ed alle 21:51 del 23 novembre u.s., che hanno davvero dell’incredibile e che seguono, direi non a caso, l’altrettanto stupefacente articolo, a sua firma, pubblicato su www.nextquotidiano.it lo scorso 19 novembre.

In uno dei post (quello delle 21:51) riprende dei grafici del sig. Fabio Stefanini – che, a quanto pare, non è un biologo e, in ogni caso, non è iscritto all’Ordine – con cui si vorrebbe maldestramente dimostrare che i risultati delle ultime elezioni sarebbero stati “palesemente truccati”, poiché vi sarebbe una “strana distribuzione a scaletta dei voti”.

In disparte il grado davvero minimo di intellegibilità dei grafici e della spiegazione che ne è stata posta a commento, vi siete esposti nel pubblicare congetture costruite su vaneggiamenti, senza curarvi di verificare che, da sempre, vi sono gruppi di candidati che spontaneamente si riuniscono in liste, così come avviene sostanzialmente in qualsiasi ordine professionale, il che rende ovvio che gli elettori indirizzino, generalmente, i propri voti in blocco a favore di quei gruppi.

Un’elementare considerazione che avrebbe potuto rappresentare una sufficiente dimostrazione dello spessore delle argomentazioni alle quali ha prestato credito.

Tuttavia il tenore oggettivamente grave, per contenuto e forma, delle illazioni che caratterizzano il post insieme al suo precedente articolo (e il relativo lungo post di accompagnamento delle 21:51, che va ben oltre la diffamazione, non solo nei confronti del sottoscritto), mi impongono di preannunciarle la mia intenzione di chiamarla a darne conto dinanzi alla competente autorità giurisdizionale.

Poiché, infatti, immagino che la partigianeria che ha intimamente caratterizzato tanto il suo articolo quanto i suoi post, le impedirà di rivedere criticamente il suo operato, le preannuncio che nei prossimi giorni riceverà – insieme al sig. Stefanini, alla testata NeXt, al suo direttore Alessandro D’Amato, e alla cooperativa editoriale La Rapida HAL 9000 – l’istanza di tentativo obbligatorio di conciliazione per il risarcimento dei danni arrecati all’onorabilità dell’intero Ordine dei Biologi, degli eletti, dei candidati tutti e, tra gli altri, del sottoscritto.

Francamente, non si comprende l’interesse di estranei all’Odine (sia lei che il sig. Stefanini non siete iscritti all’albo) in una vicenda che riguarda una categoria professionale, se non per il sospetto che possiate fungere da sponda a chi deve riprendere l’argomento per imbastire un ulteriore commento a discredito della mia persona.

Non posso, infine, esimermi dal manifestare tutto il mio stupore per come lei abbia inteso sollevare dubbi sulla regolarità proprio delle ultime elezioni e di come abbia, invece, ritenuto giornalisticamente irrilevante soffermarsi sulle due precedenti competizioni, la cui irregolarità è stata accertata dalla magistratura (non dal sottoscritto) e in relazione alle quali l’ex presidente, che ha illegittimamente occupato questa carica per ben 6 anni, è stato addirittura rinviato a giudizio per brogli (e mi fermo qui).

Le faccio solo notare quella che dovrebbe essere un’ovvietà e cioè che i due commissariamenti che sono stati disposti dal Ministri della Giustizia, rispetto ai quali lei allude io abbia potuto approfittare di rapporti di vicinanza politica, non sono dipesi dalle mie diffide ma dall’annullamento delle elezioni disposto da T.A.R. e Consiglio di Stato. Una diffida, del resto, non è un atto amichevole nei confronti del suo destinatario; avrebbe potuto leggerle per rendersi conto di quanto poco amichevoli fossero quegli atti.

Se si fosse curata di verificare con un minimo di diligenza la vicenda, peraltro, avrebbe anche accertato che il ricorso che ha portato all’annullamento anche delle ultime elezioni non è stato presentato dal sottoscritto.

Era tutto facilmente verificabile poiché, come lei dice in riferimento agli argomenti che ha accuratamente selezionato a mio discredito (omettendo, con altrettanta cura, di riportare altri fatti e argomenti ad essi strettamente ricollegabili che avrebbero mutato completamente il significato della sua narrazione), ciascuna di queste notizie è on line, corredata da tutti i documenti che ne sono a supporto. Ma, in realtà, sarebbe stato sufficiente dare un’occhiata alla legge per rendersi conto di quanto sia distante dalla realtà la ricostruzione che ha operato nei suoi post.

E però la foto che campeggia sul suo profilo Facebook mi fa comprendere che questa sua animosità dipenda non da fatti, ma dalle opinioni che, nel tempo, ho manifestato sul tema dell’obbligo vaccinale, una specie di antipatia che si è trasformata più o meno inconsapevolmente in un interesse a screditare me per screditare quel che affermo.

Comunque sia, il resto lo accerteremo laddove le questioni avranno seguito.

Distinti saluti.

 

Il Presidente

Sen. Dr. Vincenzo D’Anna