Roma, 5 dic. 2018 (Agonb) –Dalle tecniche per mantenere vitali gli organoidi potrebbero arrivare nuove prospettive per la cura del morbo di Parkinson. La speranza arriva dai laboratori del centro di ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa e dell’Università del Lussemburgo. Gli organoidi, mini organi formati con la coltura delle cellule staminali in tre dimensioni, forniscono un modello di come si sviluppa e vive un organo umano, imitandone struttura e funzionalità; la difficoltà di ricreare ambienti che garantiscano a lungo la sopravvivenza delle staminali per mancanza di nutrienti fondamentali ha però finora limitato la ricerca. “Il nostro studio – spiega Arti Ahluwalia, direttrice del centro Piaggio – dimostra che è possibile ingegnerizzare ambienti di crescita degli organoidi nei quali il flusso di ossigeno e nutrienti svolge una funzione di mantenimento delle condizioni vitali. L’evidenza sperimentale ci dice che tecnologie bioingegneristiche integrate con nuovi metodi per la manipolazione di cellule staminali in vitro rendono gli organoidi dei modelli scientificamente validi per i test farmacologici, aprendo la strada alla possibilità di fare a meno di cavie animali”. (Agonb) Nfa 12:30