L’Ecotossicologia ed i Regolamenti Comunitari REACH e CLP

Con l’introduzione del Regolamento (CE) N.1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio (REACH  Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals),  entrato in vigore nel 2008, l’Unione Europea ha proceduto ad una sostanziale revisione della propria legislazione in materia di sostanze chimiche. prevedendo, tra l’altro, precisi limiti di rilascio per diverse tipologie di sostanze  con l’obiettivo di ridurre al minimo gli effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente derivanti dall’utilizzo delle sostanze chimiche.

Un’importanza fondamentale viene data  alla valutazione degli effetti delle sostanze e dei preparati  potenzialmente tossici attraverso l’utilizzo delle analisi tossicologiche ed eco tossicologiche prevalentemente attraverso metodi alternativi, in vitro .

Molteplici studi hanno ormai fornito evidenza sperimentale al fatto che il solo approccio chimico analitico non fornisce gli strumenti sufficienti per definire il pericolo per l’ambiente associato ad una miscela di inquinanti. L’approccio chimico, infatti, è utilizzato per definire la conformità rispetto a valori limite definiti da normative, ma non permette di misurare direttamente il pericolo per l’uomo o per l’ambiente, cosa che invece consentono di valutare i saggi eco tossicologici.

L’Ecotossicologia è la “scienza dei veleni per l’ambiente” . E’ applicata per verificare se e quanto un sostanza o una miscela potenzialmente tossica può interferire con l’ambiente, e quali sono le possibili  soluzioni per evitare, alleviare o porre rimedio agli eventuali danni arrecati

I saggi eco tossicologici sono applicati alla maggior parte delle matrici ambientali quali acque superficiali e sotterranee, acque reflue rifiuti e siti contaminati.. Rispondono in modo integrato a tutti i composti presenti in un campione in esame riuscendo a quantificare anche effetti sinergici tra i diversi inquinanti ed i componenti della matrice analizzata.

Inoltre evidenziano l’effetto della frazione biodisponibile presente nella miscela di inquinante. Quest’ultima è responsabile della tossicità ed è determinata da diversi fattori che interagiscono tra loro e possono variare nel tempo.

Il Regolamento REACH pone l’attenzione sull’analisi del rischio tossicologico ed eco tossicologico.  In particolare l’analisi di rischio viene utilizzata  per valutare i livelli di esposizione nell’ambiente di sostanze chimiche di sintesi ed i loro relativi effetti ai diversi livelli di organizzazione e complessità sia  a livello umano che di  eco sistemi attraverso metodi di analisi specifici.

Pertanto ci si auspica la presenza di biologi specializzati per attuazione dei suddetti Regolamenti.

di Gallo – T.R.Verde


 

Bibliografia

– Regolamento (CE) n. 1907/2006 – REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals)

– Regolamento (CE) n. 1272/2008- CLP (Classification, Labelling and Packaging)

– SBRILLI G., M. BUCCI, L. BRILLI E F. GAMBASSI (1995). Utilizzazione di test di tossicità nel controllo degli scarichi industriali. Acqua Aria n. 5, maggio 1995

– SBRILLI G., L. BRILLI E S. MILANI (2000). La metodologia di saggio algale nel monitoraggio marino costiero e nella classificazione delle acque marine. Biologi Italiani Anno XXX, n. 6 Giugno 2000.

– AMES, B.N., F.D. LEE AND W.E. DURSTON (1973). An improved bacterial test system for the detection and classification of mutagens and carcinogens. Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 70:782–786.

– CARR R.S., M. NIPPER, W.J. ADAMS, W.J. BERRY, G.A. BURTON, JR., K. HO, D. MACDONALD, R. SCROGGINS, P.V. WINGER (2001a). Summary of the SETAC Workshop on Porewater Toxicity Testing: Biological, Chemical, and Ecological Considerations with a Review of Methods and Applications, and Recommendations for Future Areas of Research; 18–22 March 2000; Pensacola, FL. Society of Environmental Toxicology and Chemistry (SETAC). Pensacola, FL. 38 p.