Di seguito, la traduzione italiana dell’articolo pubblicato sul The Bmj a firma Michael Day, in cui si affronta il caso del presunto “conflitto d’interesse” di Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Si è riaccesa la discussione sui conflitti di interessi di uno dei più alti funzionari italiani della sanità pubblica, con nuove affermazioni secondo cui lo stesso non sarebbe riuscito a rivelare i guadagni con le case farmaceutiche. Il Codacons, principale gruppo nazionale per i diritti dei consumatori, ha pubblicato, questa settimana, i rapporti tra Walter Ricciardi, capo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), e l’industria farmaceutica. L’associazione dei consumatori ha sostenuto che Ricciardi dovrebbe essere indagato per aver ricevuto 4.000 € (£ 3600, $ 4500) per aver parlato con lo staff di Pfizer nel 2017, nonché per il suo coinvolgimento in un progetto sponsorizzato da Pfizer e Janssen-Silage con la facoltà di medicina dell’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, per un pagamento di sponsorizzazione di 400 € da parte di GlaxoSmithKline nel novembre 2017 e per il suo ruolo di “direttore scientifico” in un progetto di Abbvie che prevedeva un pagamento di 58.250 € all’università di Milano.
Il 9 dicembre il programma televisivo “Le Iene” ha riproposto le denuncia del Codacons e ne ha aggiunto delle “nuove”, tra cui l’accusa secondo cui Ricciardi non avrebbe dichiarato di aver lavorato per la ditta farmaceutica Altis, fatto, questo, avvenuto dopo la sua nomina a capo dell’ISS.
In una dichiarazione a “The BMJ”, Ricciardi ha detto: “Nella mia lunga carriera nazionale e internazionale ho sempre dichiarato posizioni scientifiche in collaborazione con aziende farmaceutiche, in linea con le norme nazionali e internazionali che sono state richieste”. Ha anche detto di essere stato precedentemente autorizzato dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e ha negato che le ultime accuse contro di lui minerebbero ulteriormente la fiducia dell’opinione pubblica italiana nella vaccinazione.
Tuttavia, il Codacons questa settimana ha dichiarato: “Il Codacons sta chiedendo all’Anac di decidere con urgenza sulla possibile incompatibilità di Walter Ricciardi, dati i suoi legami con i produttori di vaccini e le prove presentate dalla nostra associazione”.
La politica di salute pubblica rispetto alla vaccinazione è stata fonte di controversie in Italia per diversi anni. Nel 2015 il BMJ ha riferito di come un esperto italiano di vaccini che criticava il piano per l’espansione del programma nazionale di vaccinazione in Italia, fosse stato minacciato di azioni legali da parte di organi “ufficiali”, in campo medico, del governo.
Vittorio Demicheli, del Cochrane Collaboration Vaccines Field, ha detto che i piani per introdurre vaccini contro il Papillomavirus umano per maschi, Rotavirus per bambini e Herpes zoster e Polisaccaridi pneumococcici per gli anziani erano troppo costosi o mal consigliati, e ha messo in dubbio i motivi alla base il nuovo programma, che è stato indicato in programma che includeva Ricciardi.
Il clima in Italia è stato reso più febbrile da un governo populista, di cui alcuni membri hanno messo in dubbio il valore della vaccinazione. Matteo Salvini, ministro degli Interni e vice primo ministro, ha definito i vaccini “inutili e in molti casi pericolosi”.
Francesco Longo, esperto di politica sanitaria dell’Università “Bocconi” di Milano, ha affermato che la polemica è stata, in larga misura, il risultato di scontri politici e che i gruppi cosiddetti “scettici” avrebbero chiesto al governo populista di rimuovere Ricciardi dall’ISS.
La scorsa settimana la coalizione populista ha fatto precipitare la già confusa posizione italiana sulla vaccinazione in una maggiore incertezza rimuovendo 30 medici e scienziati del Consiglio Superiore di Sanità. Questa settimana un gruppo di avvocati e dottori che si autodefiniscono Vaccino Veritas ha pubblicato una lettera aperta al ministro della salute sul sito delle terapie alternative www.informasalus.it, che include una sezione sull’omeopatia animale, chiedendo il licenziamento di Ricciardi. Longo ha aggiunto: “C’è il pericolo che questa polemica minacci ulteriormente la fiducia dell’opinione pubblica in un momento in cui questo governo populista ha fatto commenti ambigui sui vaccini. “Certo, lui (Ricciardi, ndr) avrebbe dovuto dichiarare tutti i pagamenti. Ma in un certo senso l’argomento contro Ricciardi è specioso. Non ci possono essere molti esperti nella sua posizione che non hanno ricevuto pagamenti dalle compagnie farmaceutiche”. In ogni caso, ha precisato “il governo populista userà questo come una scusa per cercare di sbarazzarsi di lui. I veri perdenti in questo saranno i bambini che sviluppano il morbillo. E Ricciardi ha ragione nel dire che far vaccinare i bambini è una priorità per la salute “.
Il tasso di copertura del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia in Italia è diminuito dal 90,5% nel 2010 all’87,2% nel 2016, sebbene ci siano prove di un aumento del 2,9% da allora in alcune regioni.
L’Italia rappresenta attualmente circa un terzo di tutti i casi di morbillo segnalati dai paesi dello Spazio economico europeo.
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