Pervengono all’Ordine Nazionale dei Biologi diverse doglianze di iscritti, quasi tutti Nutrizionisti, in relazione a episodi di sottostima della remunerazione economica della prestazione professionale resa al cliente. In particolare pare si sia giunti a richiedere cifre irrisorie (a volte non superiori a 10 euro) per la indicazione di una dieta.
Un comportamento deprecabile sotto il profilo deontologico è autolesionista per chi lo mette in essere e per l’intera categoria. Risulta necessario indicare a tutti i colleghi esercenti l’attività libero professionale, per gli ambiti di esercizio consentiti al Biologo, lo stato dell’arte sulla applicazione delle Tariffe di remunerazione, ancorché la legge abbia abolito i minimi tariffari anche per la nostra categoria. E tuttavia esistono obblighi deontologici che necessariamente devono essere osservati, pena l’applicazione di sanzioni a carico del professionista che elude gli obblighi medesimi.
In particolare si evidenzia che la Tariffa da applicare, secondo la vigente legge in materia, deve essere di entità tale da remunerare la complessità della prestazione professionale resa al cliente dal professionista ed essere compatibile anche con altri parametri indicati dettagliatamente nella nota esplicativa. Avvertiamo inoltre che la revisione in atto del regolamento deontologico prevederà espressamente l’obbligo per il professionista di attenersi ai vincoli e agli indici di legge, pena l’automatico deferimento del trasgressore.