Roma, 24 gen. 2019 (Agonb) – Memorie artificiali al posto delle sinapsi naturali, in grado di far dialogare tra loro i neuroni e potenzialmente apripista per nuove terapie per ripristinare le connessioni tra cellulare nervose interrotte da malattie neurodegenerative o incidenti; la nuova tecnologia andrebbe a soppiantare quella attuale, che consiste nell’utilizzo di micro-elettrodi nel cervello. Il risultato è stato ottenuto dall’Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr – Imem) ed è stato pubblicato sulla rivista Advanced Materials Technologies.
La ricerca, che nasce da una collaborazione con l’università russa di Kazan e con l’Istituto francese di Neurobiologia del Mediterraneo (Inmed), è stata condotta nell’ambito del progetto “Madelena”, finanziato dalla Provincia di Trento con l’obiettivo di realizzare reti neurali in grado di memorizzare e imparare con sinapsi artificiali.
Il collegamento tra neuroni è reso possibile da un memristore, un dispositivo che, come le sinapsi naturali, conserva la memoria della corrente passata al suo interno. (Agonb) Nfa 12:00