Roma, I febbraio 2019 (Agonb) – Il trapianto di microbiota, già utilizzato contro le diarree croniche di origine batteriche, potrebbe trovare applicazione in altre terapie, come quelle contro il Parkinson, il diabete e la demenza: tutte patologie che si è scoperto essere interessate anche da alterazioni delle popolazioni microbiche intestinali del paziente.
Secondo la rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology, il nuovo approccio terapeutico si dovrà fondare su “super donatori”, con un microbiota capace di curare l’intestino dei pazienti. Lo studio, curato da Justin O’Sullivan della University of Auckland (Nuova Zelanda) nasce dalla revisione di dati scientifici di una serie di trial clinici su trapianti di microbiota usati per curare diverse malattie; secondo il ricercatore, la varietà di risultati esaminati nei trial dipende dal microbiota trapiantato, ed è per questo che bisogna selezionare dei “super donatori” per terapie più efficaci. (Agonb) Nfa 9:55