Un nuovo metodo computazionale potrebbe consentire di rilevare tutti i virus pericolosi per l’uomo, compresi quelli presenti in bassissime quantità nei campioni
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology dagli scienziati del Broad Institute of MIT and Harvard di Cambridge (Usa), secondo cui la nuova tecnica, chiamata Catch (Compact aggregation of targets for comprehensive hybridization), potrebbe rendere la sorveglianza delle malattie più efficiente ed economica, fornendo al tempo stesso informazioni essenziali per il controllo delle epidemie.
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