Molti batteri intestinali possono produrre composti neuroattivi in grado di influenzare lo stato di salute mentale di una persona. È questa la conclusione a cui è giunto uno studio di ricercatori dell’Università cattolica di Lovanio, che firmano un articolo su “Nature Microbiology“.
Negli ultimi anni vari studi hanno suggerito l’esistenza di una correlazione fra la composizione della flora batterica intestinale e diversi stati patologici. Lo stesso gruppo di ricerca che ha condotto quest’ultimo lavoro, per esempio, aveva mostrato che la malattia di Crohn, una patologia infiammatoria intestinale, è associata a un microbioma intestinale povero e con una biodiversità ridotta.
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