Qui di seguito la comunicazione del Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute con la quale si informano le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative sulle procedure che il Ministero intende adottare per la definizione di criteri riguardanti la fissazione delle tariffe di remunerazione delle prestazioni specialistiche e protesiche.
Giova evidenziare che sono state accolti i rilievi formulati dalla Associazioni di categoria rappresentative dei laboratori di analisi che hanno contestato la rilevazione dei costi di produzione presso strutture di laboratorio di dimensioni di gran lunga superiori alla media dei laboratori operanti sul territorio nazionale, ovvero a quanto previsto dai criteri di riorganizzazione delle reti di offerta dei laboratori, pari a 200.000 prestazioni annue.
In sintesi, il tariffario in itinere verrà riconsiderato con l’adozione di criteri aderenti alle reali dimensioni delle strutture di laboratorio operanti.
Di seguito pubblichiamo la lettera del direttore generale del Ministero della Salute, Andrea Urbani.
MINISTERO DELLA SALUTE
DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
Oggetto: Tariffe nuovi nomenclatori prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di cui al dPCM del 12 gennaio 2017
Con riferimento alla nota di codeste Associazioni, con la quale si chiedono notizie in merito al tariffario dei nomenclatori in oggetto, a seguito della risposta del Sottosegretario di Stato alla Salute On.le Luca Coletto del 22 febbraio u.s. al question time degli onorevoli Carnevali e De Filippo, si rappresenta quanto segue.
Come affermato dal Sottosegretario di Stato On.le Coletto, il Ministero della Salute ha elaborato una proposta di tariffe ed ha valutato l’impatto. Tale proposta deve ancora essere discussa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di acquisire un preventivo assenso tecnico sulla metodologia di stima di impatto e di compatibilità rispetto alle risorse preordinate per la copertura finanziaria del provvedimento, precedentemente non condivisa.
In ogni caso, giova far presente a codeste Associazioni che la proposta elaborata da questo Ministero tiene conto di gran parte delle osservazioni formulate dalle stesse in sede di consultazione, avvenuta, da ultimo, nell’aprile del 2017 sulle prime ipotesi tariffarie dei 2109 codici di assistenza specialistica ambulatoriale e dei 1063 codici dell’assistenza protesica. Al solo scopo, poi, di tracciare le attività messe in atto da questo Ministero nel corso dei lavori istruttori relativi allo schema di provvedimento sulle tariffe, si precisa che, dal momento dell’insediamento della Commissione permanente tariffe, ossia dal mese di febbraio 2016, fino ad ottobre 2017 sono state organizzati n. 14 incontri di lavoro del sottogruppo (comprensivi di 3 incontri della Commissione plenaria); a tali incontri si aggiungono 3 incontri con le associazioni di categoria (31/0312016, 31/03/2017 e del 12/04/2017 dove sono state affrontate le problematiche emerse in sede di consultazione per la branca di Laboratorio), un incontro con le strutture private selezionate dalle Associazioni di Categoria nel 2016 per la rilevazione dei costi (20/06/2016), un incontro con le strutture private coinvolte nella rilevazione dei costi per la branca di Laboratorio (18/04/2017) e 2 incontri con le società scientifiche (20/09/2016 e 07/04/2017) oltre a quelli interlocutori a livello tecnico presso il Ministero della Salute con le singole società scientifiche che hanno partecipato attivamente alla consultazione con la Commissione permanente tariffe, accompagnando le proprie valutazioni – in merito alla remunerabilità delle prestazioni di rispettiva competenza – con informazioni sui osti e/o tempi di esecuzione delle prestazioni.
Giova ricordare, poi, i diversi passaggi che sono stati affrontati da questo Ministero a seguito delle precedenti consultazioni in particolare sulla specialistica ambulatoriale, fino ad oggi. Inizialmente, era stata presentata una proposta tariffaria di aggiornamento del nomenclatore della specialistica ambulatoriale che, con particolare riferimento al settore laboratoristico, si basava sull’analisi dei costi delle prestazioni di laboratorio rilevata su quattro grandi strutture, i cui dati erano stati resi rapidamente disponibili dalla Regione Emilia Romagna (LUM di Bologna e Laboratorio di Pievesestina) e dalla regione Veneto (P.O. di Treviso e A.O. di Padova). Come noto, si tratta di strutture che conseguono importanti economie di scala connesse agli elevati volumi di prestazioni erogate (superiori ai 5 milioni di prestazioni) ed ai costi medi rilevati nelle citate strutture erano state applicate delle maggiorazioni in grado di rappresentare delle proxy per tenere conto delle dimensioni medie più ridotte della rete di offerta presente sul territorio nazionale, riducendo cosi l’impatto derivante dall’abbassamento della remunerazione delle prestazioni, soprattutto nel raggruppamento della chimica clinica di base.
Nel corso delle consultazioni con codeste associazioni di categoria, avvenute nell’aprile del 2017, sempre con particolare riferimento alle prestazioni di laboratorio, erano stati contestati i margini di remunerazione insufficienti, nonostante le maggiorazioni ipotizzate con le suddette proxy.
Si è deciso, quindi, di rilevare direttamente la dinamica dei costi del laboratorio in relazione alle dimensioni della struttura produttiva, procedendo ad introdurre all’interno del panel di rilevazione dei costi anche strutture pubbliche e private più piccole, pur sempre con volumi di attività superiori alle 200.000 prestazioni (coerentemente a quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni del 23 marzo 2011 in materia di “Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio”, che quantifica in 200.000 esami la soglia minima di attività complessivamente erogati/anno, prodotti in sede e non tramite service, al di sotto della quale non si può riconoscere l’idoneità al riconoscimento di produttore accreditato e a contratto).
Il Ministero della Salute, pertanto, ha promosso l’adesione di altre strutture arrivando a raccogliere valori di costo per prestazione erogata da un totale di 7 strutture pubbliche e 8 strutture private con un numero unitario di prestazioni annue compreso tra 295.000 e 10 milioni, intervallo rappresentativo della composizione dell’attuale offerta laboratoristica pubblico-privata in condizioni di efficienza.
Per verificare la congruità dei dati forniti dalle strutture sono stati anche acquisiti i prezzi applicati in fase di gara per le forniture di reagenti e macchinari da parte di una delle principali ditte sul mercato, al fine di ottenere informazioni aggiuntive sui margini esistenti negli approvvigionamenti tra soggetti privati e soggetti pubblici.
La proposta tariffaria per le prestazioni di laboratorio, da ultimo individuata dal Ministero della Salute e non ancora resa ufficiale, deriva dai costi medi ponderati di tutte le strutture pubbliche e private inserite nel campione analizzato, secondo l’aggiornamento sopra descritto.
Nel corso delle precedenti consultazioni, poi, sono state audite le società scientifiche con le quali si sono tenuti specifici incontri presso il Ministero della Salute. Nello specifico sono state incontrate le seguenti società scientifiche:
- SIDERP (Dermatologia pediatrica) data incontro: 31 maggio 2017
- FISMAD-AIGO-SIED (Malattie apparato digerente) data incontro: 19 maggio 2017
- SIN (Nefrologia) data incontro: 23 maggio 2017
- SIGLA (Oculistica-Glaucoma) data incontro: 24 maggio 2017
- SICVE e SIAPAV (Chir. Vascolare e Angiologia) data incontro: 24 maggio 2017
- ADOI e SIDEMAST (Dermatologia) data incontro: 25 maggio 2017
- SIRM (Diagnostica per Immagini) date incontri (4): 26 maggio – 30 maggio – 05 giugno — 03 luglio 2017
- SICM (Chir. della mano) data incontro: 29 maggio2017
- AIBT (Laboratorio- Istocompatibilità, Immunogenetica e Biologia dei Trapianti) data incontro: 05 giugno 2017 AIMN (Medicina Nucleare) data incontro: 17 maggio 2017
- AMD (Diabetologia): contatto telefonico e email del 6 giugno 2017
- SIMFER e SIRN (Medicina fisica e riabilitativa) data incontro: 12 maggio 2017
- SIU (Urologia) data incontro: 17 maggio 2017
- SIGU (Genetica): contatto via email il 22 e 30 giugno 2017
con le quali sono state affrontate le singole criticità segnalate attraverso una selezione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale ritenute più critiche e maggiormente significative dal punto di vista dei volumi fatturati su Tessera sanitaria. La revisione è stata conseguente alle seguenti particolari attività:
- Selezione delle prestazioni ritenute sottoremunerative rispetto all’analisi dei dati di costo dei singoli fattori produttivi impiegati, rese disponibili dalle competenti società scientifiche.
- Verifica ed eventuale correzione delle associazioni tra prestazioni regionali e prestazioni del NN che concorrevano alla determinazione della precedente ipotesi tariffaria.
- Verifica ed eventuale correzioni delle assimilazioni tra prestazioni del nuovo nomenclatore (NN) con altre prestazioni del nuovo nomenclatore (NN) o con prestazioni del nomenclatore vigente (NV).
- Riformulazione di una nuova ipotesi tariffaria basata su: I) dati di costo resi disponibili dalle società scientifiche e/o II) sui diversi tempi di esecuzione delle singole prestazioni incluse nell’unico codice e calibrata sulla base della frequenza media di effettuazione delle due differenti procedure dichiarata da parte delle società scientifiche.
La valutazione di impatto della proposta tariffaria elaborata e non ancora ufficializzata da parte di questo Ministero è stata poi affinata sulla base delle nuove disponibilità di dati del flusso Tessera sanitaria (TS) messi a disposizione, nell’ottobre 2018, dai servizi del MEF, a seguito di un coinvolgimento diretto delle regioni che trasmettono i dati al flusso TS.
Tutto ciò premesso, si rappresenta che la predetta proposta tariffaria verrà ufficializzata solo dopo che questo Ministero avrà acquisito l’assenso tecnico del MEF sulla valutazione di impatto delle tariffe massime nazionali proposte che, come noto, sono assunte come riferimento per la valutazione della congruità delle risorse a carico del SSN.
Solo a seguito dell’acquisizione del predetto preventivo assenso tecnico si provvederanno ad intraprendere le attività necessarie per la condivisione finale del provvedimento, rendendo noti i risultati delle rielaborazioni tariffarie, rispetto alla precedente proposta ufficializzata a codeste Associazioni di categoria nell’aprile del 2017, al fine di trasmettere poi la stessa nuova proposta alla Conferenza Stato-Regioni per l’acquisizione dell’intesa.
Si coglie l’occasione per porgere i miei migliori saluti,
Il Direttore Generale
Andrea Urbani