Roma, 14 mar. 2019 (Agonb) – Secondo la Coldiretti, il contagio della Xylella starebbe avanzando alla velocità di due chilometri al mese verso il nord del Salento, in Puglia. Non è una buona notizia per gli uliveti pugliesi, tra i più rinomati al mondo per la qualità dell’olio che viene prodotto.
«Se non verrà fermata l’epidemia – dice la Coldiretti – nei prossimi cinque anni rischia di essere infettato l’intero Mezzogiorno d’Italia dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania al Molise. Serve ora un deciso cambio di passo con risorse adeguate per gli agricoltori colpiti dell’area infetta che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia».
Dall’autunno 2013, data della prima segnalazione di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo a Gallipoli «la malattia – ricorda la Condiretti – si estende senza che sia stata applicata una strategia efficace per fermare il contagio che dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione». (Agonb) Ffr 11:00.