Roma, 19 mar. 2019 (Agonb) – Per tenere in funzione i pacemaker non ci sarà più bisogno di batterie e ricariche, farà tutto il cuore: basteranno i battiti cardiaci per fornire nuova e costante energia. La tecnologia è stata già testata sui maiali e ha dato buoni risultati, pubblicati sulla rivista Acs Nano.
La ricerca è stata realizzata dal gruppo dell’università Jiao Tong di Shangai e coordinata da Bin Yang. Se i risultati della sperimentazione confermeranno le aspettative, entro cinque o sei anni si potrà passare alla sperimentazione umana. Il dispositivo fornisce energia grazie a una “cornice” legata a strati che generano energia quando vengono curvati dai battiti cardiaci.
Il pacemaker “autoricaricante” porterebbe a un sensibile miglioramento della vita dei pazienti: non sarà più necessario intervenire chirurgicamente per sostituire le pile scariche e si eliminerà così il rischio di infezioni ed emorragie. (Agonb) Nfa 15:00.