Roma, 23 mar. 2019 (Agonb) – Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, il 67 per cento dei cicli per la procreazione assistita è coperto dal Servizio sanitario nazionale in strutture pubbliche o convenzionate.
Per Giulia Scaravelli, responsabile del Registro nazionale della Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’Iss, «ci sono ancora delle discrepanze nella presenza sul territorio di centri pubblici o privati convenzionati con un gradiente che vede favorito il Nord rispetto al Sud». Infatti, «da Roma in giù c’è una presenza più massiccia del privato». Il divario dovrebbe essere colmato dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) stabiliti nella scorsa legislatura.
Ad ogni modo, in Italia c’è una «buona situazione – aggiunge Scaravelli – perché l’accesso per le coppie è garantito in quasi tutte le regioni e ci sono un buon numero di cicli. Le criticità permangono ancora nei cicli con donazione di gameti». Quanto alle campagne di informazione, «si è aperto di recente – conclude Scaravelli – un tavolo al Ministero proprio sulla fecondazione con donazione. Il Ministero sta facendo tutti i passi necessari per recepire prontamente le ultime parti mancanti di alcuni decreti legislativi europei e per promulgare poi le campagne di informazione». (Agonb) Ffr 10:00.