Roma, 26 mar. 2019 (Agonb) – Non è fantascienza, ma è quasi realtà. O, almeno, una delle realtà verso cui potrebbe andare a breve la tecnologia: il corpo umano, con apparecchi e impianti collegati ad internet, potrebbe essere “hackerato” da un criminale informatico.
Gli esperti di sicurezza digitale stanno studiando le contromisure per difendere da attacchi i visori della realtà virtuali, gli smartwatch ma anche, e soprattutto, i pacemaker e altri apparecchi usati per la salute. I ricercatori della Purdue University, con un articolo pubblicato su Scientific Reports, hanno ipotizzato un sistema di connessioni alternative che metterebbe al riparo dagli attacchi: piuttosto che nell’aria, dove i segnali elettromagnetici possono essere intercettati, i dati potrebbero usare come conduttore la pelle e i tessuti adiposi.
Con questa tecnica si potrebbero riprogrammare tutti i dispositivi per farli comunicare senza utilizzare antenne o radiazioni esterne. (Agonb) Nfa 13:00.