Si è tenuto oggi a Matera, all’interno della Casa Cava, il convegno dal titolo “I Sassi di Matera: il contributo del Biologo nella tutela e valorizzazione di un patrimonio unico”, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi.
Ad aprire i lavori, coordinati dal giornalista Luigi Di Lauro, è stato Pietro Sapia, tesoriere dell’Onb e delegato nazionale alla biotutela dei beni culturali, che ha spiegato come il biologo possa contribuire alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale italiano.
Tra i rappresentanti istituzionali, è intervenuta Angela Fiore, assessore comunale per la Gestione e valorizzazione del patrimonio Unesco di Matera, Luca Braia, consigliere regionale e assessore all’agricoltura uscente della Regione Basilicata, Marco Bartolini, biologo e vicedirettore della scuola di alta formazione e studio dell’istituto superiore per la conservazione e il restauro di Matera, e Riccardo Villari, già Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali.
Le relazioni scientifiche sono state affidate a Massimo Cruciotti, di Sos Archivi, Federico Federico, architetto, Nicola Masini, ingegnere e ricercatore del Cnr di Potenza, Matteo Montanari, biologo della Biores di Bologna, Elena Pilli, antropologa forense, Franco Palla, docente dell’Università di Palermo, Romeo Toccaceli, geologo, e Peppino Sapia, docente all’Università della Calabria.
Con loro, Darius Arya, archeologo e direttore dell’American Institute for Roman Culture, che ha raccontato come valorizzare i beni artistici attraverso i new media.
L’incontro ha visto la presenza di oltre 150 partecipanti tra biologi, docenti accademici e studenti universitari.