Roma, 20 aprile 2019 (Agonb) – Siamo sempre più vicini a fondere il cervello umano con il cloud: è questione di “decenni”, dicono gli scienziati. E la chiave saranno i nanorobot neuronali. In un studio apparso su “Frontiers in Neuroscience” una serie di scienziati californiani ha svelato le nuove frontiere fra biologia umana e tecnologia: è chiamato Brain/Cloud Interface (B/CI) il sistema sul quale si sta lavorando e con il quale le persone in futuro potranno avere un accesso istantaneo a tutti i dati su internet attraverso il solo pensiero.
I ricercatori dell’Università di Berkeley e dell’Institute for Molecular Manufacturing statunitense sostengono che grazie ai nanorobot neuronali si potrà collegare la neocorteccia ad una equivalente neocorteccia sintetica disponibile nel cloud, la nuvola virtuale. In sostanza, si tratta di microscopici dispositivi sottili come un capello in grado di navigare nel sistema vascolare umano e attraversare la barriera emato-encefalica, andandosi ad istallare anche all’interno delle cellule cerebrali. Fantascienza? Per i ricercatori è solo questione «di pochi anni». (Agonb) Gta 15:12