Roma, 29 apr. 2019 (Agonb) – Le informazioni provenienti da più di due milioni di varianti genetiche, legate all’Indice di Massa Corporea, vengono sottoposte ad un algoritmo, che le elabora e riesce a stabilire il rischio di diventare obesi. Funziona così il test che riesce a predire la sindrome, e che è stato messo a punto da una ricerca guiata dal Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e di Harvard, pubblicata sulla rivista Cell.
L’analisi è stata effettuata usando il database sull’obesità pubblicato su Nature nel 2015, il più vasto sviluppato finora, e ha calcolato i punteggi di rischio per più di 300mila persone senza errori: quelli con punteggio più alto pesano, in media, 13 chili in più di quelli con valori più bassi e rischiano 25 volte di più di sviluppare la sindrome.
I ricercatori ritengono che questo sistema di “predizione” basato su profili genetici, individuando il rischio e quindi la predisposizione, possa rivelarsi utile per stabilire terapie preventive ad hoc.(Agonb) Nfa 13:00.