Roma, 3 mag. 2019 (Agonb) – Negli ultimi dieci anni il riscaldamento terrestre avrebbe provocato mutamenti biologici senza precedenti. È quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Climate Change a cui ha partecipato anche il Cnr-Ismar (Istituto di Scienze marine).
Per le misurazioni è stato utilizzato un nuovo modello numerico globale che ha identificato alterazioni inusuali nella vita marina dopo il 2010 nel Pacifico, nell’Oceano Atlantico e nell’oceano Artico.
«Questi risultati suggeriscono l’inizio di una nuova era climatica caratterizzata da forti cambiamenti biologici in regioni sempre più diffuse», spiega Alessandra Conversi, ricercatrice del Cnr che ha partecipato allo studio.
Il modello numerico globale utilizzato dagli scienziati è basato sulla teoria “Metal” (Macro-Ecological Theory on the Arrangement of Life) sviluppata da Gregory Beaugrand. «Questo nuovo modello – dice Conversi – offre una copertura globale e può essere usato in congiunzione con i sistemi di monitoraggio esistenti, consentendo quindi la predizione dei principali cambiamenti biologici su scale più ampie» nello spazio e nel tempo. (Agonb) Ffr 16:00.