Roma, 6 mag. 2019 (Agonb) – La bioeconomia ha raggiunto in Italia una importanza tale da portare il Paese ai primi posti nell’Unione Europea nei settori delle materie prime rinnovabili di origine biologica.
Durante “BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative”, la due giorni organizzata da Assobiotec-Federchimica, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cluster Nazionale della Chimica Verde Spring, sono stati diffusi i dati della bioeconomica in Italia: due milioni di addetti e un valore della produzione di 328 miliardi di euro, che corrispondono al 10,1% del Pil italiano.
Tra le aziende principali ci sono le startup innovative, che per competere sulla scena internazionale richiedono meno burocrazia ma anche maggiori investimenti. Perché la biochimica possa costituire davvero un settore trainante, ha spiegato Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec-Federchimica, c’è bisogno di creare un ambiente favorevole allo sviluppo della ricerca e dell’innovazione biotecnologica, e si potrebbe farlo con incentivi all’interno delle Università e un regime defiscalizzato. (Agonb) Nfa 09:30.