Roma, 21 maggio 2019 (Agonb) – La Xylella fastidiosa che dall’Italia ha messo a dura prova gli ulivi italiani, espandendosi poi nel Mediterraneo, potrebbe piegare le coltivazioni di tutt’Europa. Lo racconta l’Efsa, autorità europea per la sicurezza alimentare, che recentemente ha ricordato come non esista ancora una cura in grado di eliminare il batterio. L’Efsa ribadisce che alcuni trattamenti sperimentati in questi anni sono in grado di ridurre i sintomi, ma non eliminano il batterio e dunque l’applicazione tempestiva delle misure di controllo Ue resta l’unico modo per fermarlo.
Inoltre la battaglia alla Xylella è particolarmente complicata dal ritardo con cui si manifestano i sintomi. Le simulazioni condotte dal panel suggeriscono che l’eradicazione potrebbe essere ottenuta anche con un raggio inferiore ai 100 metri, ma solo in caso di diagnosi precoce della malattia. Senza un rimedio certo, ora si teme che il batterio, già capace di infettare oltre 500 specie vegetali in tutto il mondo, possa espandersi sempre di più nel territorio europeo. (Agonb) Gta 15:22