Roma, 29 giu. 2019 (Agonb) – L’11,6% della popolazione italiana soffre di emicrania, con una frequenza tre volte maggiore nelle donne (15,8%) rispetto agli uomini (5%).
Al riguardo, il Censis ha realizzato un’indagine sulla condizione delle persone che soffrono di questo disturbo, con particolare riferimento all’impatto che la malattia esercita sulla loro condizione esistenziale ed i costi sociali che comporta. Si è deciso di dare importanza al punto di vista del paziente, al fine di verificare l’atteggiamento di chi soffre di emicrania, l’informazione sulla patologia ed i comportamenti assunti, dove spesso è rilevante l’autocura, insieme alle modalità con cui si instaura l’eventuale rapporto con i professionisti della salute (dal medico di medicina generale allo specialista), il sistema delle cure e le conseguenze sulla qualità della vita.
Ecco alcuni dati: Il 41,1% dei pazienti ha aspettato più di un anno prima di rivolgersi al medico dopo il primo episodio. Il 36,7% ammette di aver sottovalutato il proprio mal di testa pensando che fosse un disturbo che è normale avere ogni tanto. Il 28,7% lo ha considerato un problema passeggero e l’8% un lieve fastidio. Il 49,6% ha dichiarato che il ritardo nel rivolgersi al medico è dovuto alla iniziale capacità di tenere sotto controllo il disturbo attraverso l’assunzione di farmaci da banco. (Agonb) Ffr 11:00.